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Lunedì 08 Aprile 2013
Lecco: una petizione
contro la ciclopedonale
Mille firme tra residenti e commercianti di via Adamello e dintorni per dire no al progetto di riqualificazione della importante arteria così come proposta dall'amministrazione comunale. Ma forse sarebbe più giusto affermare che il no nella petizione in realtà è diretto alla realizzazione della pista ciclopedonale.
Nulla da dire invece sulle altri parti del progetto che prevede il rifacimento di un manto stradale ormai al collasso e la sistemazione dei marciapiedi richiesta a gran voce ormai da tempo. Nemmeno sulla rotonda si è contrari, affermando che anzi potrebbe portare giovamento alla fluidità del traffico.
È stato chiesto anche un incontro con il vice sindaco Vittorio Campione, delegato alla viabilità, che potrebbe avvenire nelle prossime settimane.
I punti sui quali cittadini e amministratori sembrano discostarsi riguardano la creazione della pista ciclopedonale e la eventuale conseguente perdita di posti auto.
Sulla pista vengono mosse alcune perplessità: la prima riguarda la opportunità di realizzare un percorso destinato alle due ruote solo da via Gorizia all'attuale incrocio con corso Matteotti. Quel percorso, insomma, sembra ai firmatari inutile, così calato nel bel mezzo di San Giovanni, senza una continuità concreta almeno con i rioni limitrofi. Inoltre, a giudizio dei firmatari, la pista andrebbe a incrociare alcune laterali di via Adamello, tra cui via dei Partigiani, via Castelli, via Francesca Manzoni, dovendo interrompere quella continuità e anzi compromettendo la stessa continuità della mobilità alternativa. Per non parlare della sicurezza di chi esce e entra dalle laterali, che dovrebbe prestare una doppia attenzione anche ai ciclisti.
Che dire poi del cordolo che dividerebbe a metà la carreggiata? I firmatari la petizione non sono affatto d'accordo sulla opportunità di realizzarla. Perché rappresenterebbe un ulteriore ostacolo insieme all'ampliamento dei marciapiedi e relativo restringimento della sede stradale.
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