Lecco: pendolari in guerra
"Tagli dei posti del 20%"

Giorgio Dahò del comitato pendolari denuncia Trenord di non aver rispettato il patto con la Regione sul mantenimento dei posti, ma la società nega e rilancia. Intanto il posteggio di via Balicco non funziona e fa infuriare i pendolari

LECCO - Diminuzione del 20% dei posti disponibili sui treni con un calo di 880 dal 2004 ad oggi. E' la denuncia fatta dal portavoce del comitato pendolari Lecco Milano Giorgio Dahò. «Ecco perchè la gente sviene e i treni sono in ritardo», dice Dahò, che è arrabbiato per gli aumenti tariffari del 20% quest'anno che darebbe diritto «ad un servizio quanto meno dignitoso e ad un trattamento più rispettoso». «Ora basta, siamo stufi, nei prossimi giorni se non ci saranno novità positive, ci riserviamo di verificare le eventuali rilevanze civili e penali in merito all'affollamento dei treni». Dahò ipotizza un'inosservanza del contratto di servizio che lega la Regione a Trenord, un'inadempienza contrattuale che per l'appunto avrebbe rilevanza civile, con conseguenti richieste di rimborso e class action collettive.

Ma i numeri sarebbero diversi, comunica la società: «Trenord informa che sulla linea S8 circolano oggi 66 treni al giorno che offrono 45372 posti a sedere. Su quella medesima tratta i treni erano 46 nel 2007/08 ed offrivano un totale di 30.920 posti. Si è registrato un incremento dei posti disponibili del 50 per cento». Intanto ieri mattina i pendolari alle 7.30 sono rimasti bloccati davanti alle sbarre del posteggio di via Balicco che non aveva aperto la sbarra e hanno perso il treno. 

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