Homepage / Lecco città
Mercoledì 16 Novembre 2011
Lecco: un passo avanti
per la Cittadella della luce
Il gruppo Relco, di cui fa parte la lecchese Leuci, è pronto a occuparsi della commercializzazione delle lampioni led autopulenti prodotti dal Pib. E' un passo in avanti verso la realizzazione del progetto della Cittadella della luce
Con un colpo di scena, ecco che Giuliano Pisati, patron di Relco e quindi di Leuci, accetta la sfida di rilanciare l'industria lecchese dell'illuminazione, attraverso il progetto "Cittadella della luce". L'iniziativa aveva preso avvio due anni fa dal disperato tentativo dei cento dipendenti Leuci di evitare la chiusura dello stabilimento di via XI Febbraio. Tale richiesta era stata raccolta dal sindacato e sottoposta alle istituzioni, che l'hanno fatta propria, realizzando un tavolo di coordinamento, composto dall'amministrazione provinciale e comunale, dalla Camera di commercio, Confindustria, Politecnico e i sindacati, che oggi è pronto a lasciare spazio agli imprenditori. Per mesi Pisati aveva rifiutato di partecipare attivamente al progetto. Settimana scorsa i manager di Relco hanno incontrato i vertici della rete d'impresa Pib, di Omet e di altre aziende che hanno presentato un progetto industriale per la realizzazione di lampade led stradali autopulenti e altre produzioni analoghe che potrebbero venire prodotte nello stabilimento Leuci, dove il lavoro scarseggia a causa della caduta di mercato delle lampade a incandescenza (vietate dalla Comunità europea).
Pisati ha comunicato l'intenzione di aderire al progetto attraverso una lettera scritta al presidente del tavolo di coordinamento nonché assessore al lavoro in Provinca, Fabio Dadati: «È un'ottima notizia - commenta Dadati - Relco è disponibile a occuparsi della commercializzazione delle lampade, un fatto che si sposa bene con la disponibilità di Pib, Omet e altre aziende a occuparsi della progettazione industriale e della produzione. Speriamo che questo progetto riesca a dare a molti lecchesi un'opportunità di lavoro concreta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA