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Lunedì 09 Aprile 2012
Lecco, Pasqua con i tuoi
A casa, per crisi e freddo
Americani, finlandesi e famiglie italiane. Turisti in bicicletta che hanno sfidato le intemperie. Funivie chiuse nel pomeriggio di Pasqua a causa del vento. Battelli semivuoti. E temperature invernali. Pochi i visitatori, molti i lecchesi che hanno affollato al città rinunciando alla classica prima uscita di primavera, anticipo delle vacanze
Per fortuna i lecchesi sono rimasti a casa. Sì, proprio per fortuna perché a Pasquetta sono stati loro ad affollare la città. In tarda mattinata la passeggiata in centro, un giro sul lungo Adda per il mercatino, e nel pomeriggio quattro passi per smaltire l'abbuffata di Pasqua, e il bis di Pasquetta.
Un bilancio tra luci e ombre, quello tracciato dagli operatori turistici, con tanti distinguo. Innanzitutto non si può dire che sia andata male, chi aveva le prenotazioni le ha viste confermate, sia nei ristoranti che negli alberghi.
È mancato il turismo di passaggio. Basti pensare che i battelli hanno fatto il giro quasi vuoti: 200 passeggeri a Pasqua e Pasquetta. Nulla stando al pienone di altri anni, quando il lunedì dell'Angelo c'era la coda per imbarcarsi.
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