Lecco, nuovo mister: tanti nomi, ma nessuna certezza

Incertezza e confusione. Sono due parole che si attagliano bene alla situazione che si sta vivendo in società e nella squadra dopo l’esonero di mister Gennaro Volpe. Certo, a mezzanotte si chiude il mercato di riparazione ma è chiaro che, prima ancora di concludere affari in entrata e soprattutto in uscita, si è cercato di capire chi possa essere il successore del tecnico napoletano. È uscito il nome di Roberto Taurino che però a Gubbio, ultima sua esperienza fino a dicembre nel girone B non ha fatto bene (1,11 punti di media a partita), tanto da essere esonerato. Come, pure, non aveva fatto benissimo a Monopoli lo scorso anno (1,32) mentre aveva fatto malissimo al Monterosi (media punti 0,54), da settembre a dicembre del 2023.

In pratica l’allenatore leccese non porta a casa una stagione intera dalla stagione 2021/22 quando era stato alla Virtus Francavilla per 40 gare (1,54 la media). Insomma, se si vuol dare una svolta a un campionato che si avvia a diventare una Caporetto, bisognerebbe affidarsi ad allenatori di categoria, ma anche di grande entusiasmo, “sicuri”, esperti. Com’è stato Attilio Tesser per la Triestina che ora tallona il Lecco a soli tre punti di distanza dopo che il nuovo arrivato Artur Ionita l’ha portata in vantaggio nel 3 a 1 alabardato a Lumezzane in cui Ionita ha, appunto, aperto le danze.

In tutto questo, però, stando ai rumors, da una parte il vicepresidente Francesco Aliberti non avrebbe voluto richiamare mister Francesco Baldini, che infatti ha risolto il contratto ed è atteso alla Spal dove è stato, contemporaneamente, esonerato mister Dossena. E, d’altra, il resto della società (Aniello Aliberti e il cugino Michele?), si sono ritrovati un po’ spiazzati perché avrebbero optato non tanto per questioni economiche (era già a libro paga), ma perché conosce già le dinamiche blucelesti, proprio su Baldini. Così si è aperta la caccia all’allenatore che, però, di questi tempi o si ha già “in caldo”, oppure è difficile riuscire a individuarlo con sicurezza. Luciano De Paola, fanno sapere da via Don Pozzi, non è mai stata un’opzione come non lo è stato il ritorno di Andrea Malgrati, ancora a libro paga.

Si sono fatti, nelle ultime ore, anche il nome di Michele Pazienza, ex giocatore di Napoli, Udinese, Fiorentina, Juventus, e l’anno scorso semifinalista play-off con l’Avellino in serie C. Il suo è sicuramente un profilo di alto livello, ma la difficoltà è data dal fatto che il Lecco è davvero in cattive acque e lui non vorrebbe rischiare una retrocessione, da aggiungere al suo palmares. Mentre è in lizza anche Massimo Donati, ex allenatore del Legnago di Minadeo, che stava allenando in serie A greca ma è stato esonerato a dicembre dopo aver colto tra coppa e campionato dieci pareggi e sette sconfitte, ma nessuna vittoria (era però esordiente nella massima serie ellenica). Il problema in questo caso è economico: in Grecia Donati prendeva circa 250mila euro. Anche pensando che per la rescissione i greci gli diano 100mila euro, che dire dei restanti 150mila? Con un contratto, naturalmente, fino al 2026.

Insomma, la situazione diventa sempre più grave e anche se le risorse tecniche e tattiche, con i nuovi acquisti, sembrano esserci, si rischia lo sprofondo bluceleste anche perché la società, tra acquisti estivi andati male, cambi di allenatore, e scarsi risultati sul campo, ha dimostrato di non aver ancora la giusta dimestichezza con la categoria. Il problema è che, così, rischia di perderla.

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