Lecco, un nuovo hotel piazza Diaz? Residenti e commercianti dicono sì

“Ma sarà vero?”. Alberto Galli all’inizio è diffidente. Di ipotesi per la rinascita dello storico palazzo di piazza Diaz ne ha sentite tante negli anni. Idee più o meno realizzabili che si susseguivano con lo stesso ritmo con cui i pendolari entrano nella sua edicola davanti alla stazione per fare i biglietti del treno. Ora, ecco il progetto degli architetti Umberto, Alessandro e Carlo Gerosa, in collaborazione con lo studio Nova – Molteni di Galbiate, per sostituire l’antico stabile, un tempo sede del caffè Milano, con un hotel di alto livello.

“Un po’ di anni fa – prosegue l’edicolante – si diceva che quell’edificio era stato comprato da una banca svizzera, poi però non si è saputo più nulla. Avere un hotel in più sarebbe importante, visto che a Lecco in questi anni sta arrivando gente da tutto il mondo. In più, una struttura ricettiva in questo punto aiuterebbe a ridare nuova vita all’area che ruota intorno alla stazione”. Secondo Bruno Sisti, residente giunto in edicola per comprare il giornale, l’apertura di un hotel in piazza Diaz colmerebbe un importante vuoto. “Una stazione senza un albergo vicino non è una stazione che si rispetti. Un albergo in questa zona è una cosa assolutamente logica. Ci deve essere anche per dare una completezza all’intero quartiere” sottolinea l’anziano. Un aspetto, quello della riqualificazione complessiva della parte alta di via Cavour, fondamentale anche per Ilaria Novello e Alessandra Bassis. “Ben venga questa novità. – spiegato le due pasticcere – Di turismo ne stiamo avendo tanto negli ultimi anni. Dal post – covid in poi c’è stata una ripresa notevole, con l’arrivo quasi quotidiano di tanti visitatori stranieri. L’apertura di un nuovo hotel è di sicuro un ottimo notizia. Per di più, un investimento di questo tipo aiuterebbe a migliorare la situazione della parte alta di via Cavour, sempre più sprovvista di negozi”. Una progressiva desertificazione commerciale che apre le porte a episodi di degrado e insicurezza. “Un nuovo hotel – sottolinea Federica, un’altra commerciante della zona – sarebbe solo una cosa positiva. La riqualificazione di quello stabile porterebbe maggior lavoro ma anche pulizia, sicurezza e prestigio. Certo, non è sufficiente per rafforzare il valore turistico della città: bisogna potenziare anche tutti i servizi. Tuttavia, step by step credo che c’è la possiamo fare. Speriamo che i lavori per il nuovo albergo partano presto”.

Non è possibile dire ora quando ciò potrà avvenire. Il progetto sarà analizzato in comune nell’ambito della discussione sul nuovo piano di governo del territorio. “Perché abbattere un edificio storico? – si chiede Plinio Luzzani, che a Lecco lavora come tassista da dieci anni – L’unica cosa che non mi convince di questa idea è il fatto che si vuole abbattere lo stabile per sostituirlo con una costruzione moderna. Dopodiché un hotel vicino alla stazione ci sta assolutamente. Rispetto ad altre città come Como oggi l’offerta di strutture ricettive a Lecco è evidentemente limitata”.

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