Cronaca / Lecco città
Domenica 29 Dicembre 2024
Lecco: niente veglione in piazza. Cattaneo: «Scelta voluta, non è strategico»
San Silvestro silente? Senza balli, danze e fuochi? A Lecco sarà così. Ma Giovanni Cattaneo, assessore all’attrattività e al turismo, non se ne duole. È naturalmente una scelta precisa, non certo una dimenticanza. «Diciamo che da un paio d’anni abbiamo volutamente lasciato spazio a proposte e iniziative che vengano dai privati. L’idea è stata di concentrare gli sforzi economici in altre fasi dell’anno e non in quella dell’ultimo dell’anno. Quando c’è già una ricca proposta da parte della ristorazione, da parte di chi gode di un beneficio economico da questa festa, abbiamo ritenuto che noi potessimo astenerci. È una serata abbastanza facile nella quale poter trovare occasioni di divertimento o frequentare i locali del centro».
Insomma, per Cattaneo la festa c’è già a prescindere da quel che può fare, o dare, il Comune: «Dal punto di vista dell’idea di spendere soldi pubblici, abbiamo deciso di fare altre scelte, per supportare meglio l’attrattività della città, non ritenendo l’ultimo dell’anno come un interesse principale dell’amministrazione. Non siamo organizzatori di feste o una Pro Loco, ma vogliamo far sì che la città sia attrattiva durante tutto l’anno. L’ultimo dell’anno non ritengo che sia necessario spingerlo ulteriormente perché l’offerta è già ampia e anche perché tutti si attivano già molto, nel privato». Una cosa non esclude l’altra. E il fatto che non ci sia un ultimo dell’anno in piazza per Cattaneo non vuol dire risparmiare soldi per dedicarli ad altre iniziative. «Abbiamo privilegiato già altri momenti, anche prima di Natale, poi abbiamo il concerto del primo dell’anno che non c’entra con l’ultimo dell’anno. Ma il tutto è per tenere la barra dritta su quello che è il focus dell’amministrazione. Non li abbiamo però tenuti via, questi soldi: abbiamo spinto tante altre cose durante l’anno».
L’assessore si chiede e chiede ai suoi concittadini: «Qual è il valore della festa? Al di là della cifra investita, che siano cinque o cinquantamila euro, perché si investono dei soldi? Per favorire le attività locali e per far conoscere il nome della città e posizionarsi. Io e la Giunta pensiamo che il Capodanno non sia il motivo giusto per conoscere Lecco. È stato un anno dove sono state fatte tante cose, ma di sicuro non emergeremo mai come città del Capodanno».
Detto questo l’assessore all’Attrattività di Lecco precisa: «Non c’è una contrapposizione con altri periodi dell’anno o altre iniziative. Capisco che la nostra posizione possa essere impopolare. Sarebbe più facile organizzare feste per soddisfare le esigenze contingenti di andare in piazza un paio d’ore la sera dell’ultimo... Ma i soldi pubblici vanno spesi bene e in modo strategico. Lascio ai turisti e ai cittadini decidere se abbiamo fatto bene o meno, ma è stato partecipato il Carnevale, lo sono stati i concerti d’estate, le attività promosse in montagna o sul lago. La domanda è: Lecco vuole posizionarsi come la città più importante di Lombardia per il Capodanno? La nostra risposta è “No”. Lo fanno altri, sono contenti di farlo, mentre il nostro scopo non è saturare tutte le possibili proposte. L’abbiamo lasciata libera pensando che se qualche altro soggetto del territorio, privato, lo vuol fare, è bene che lo faccia. Ma con i soldi pubblici alcune cose si possono fare, altre no».
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