Homepage / Lecco città
Martedì 20 Marzo 2012
Lecco: nell'industria
ordinativi in calo
Altro che ripresa. A Lecco c'è proprio tutto, e ancor di più, il tonfo degli ordini registrato dall'Istat per la produzione industriale di gennaio, soprattutto per chi lavora col mercato interno.
A confermarlo è il direttore di Api Lecco, Mauro Gattinoni, che ci spiega come quel -7,4% registrato in Italia a gennaio sia «un dato più che veritiero anche su Lecco, dove - spiega - per certi comparti del metalmeccanico è di gran lunga ancor più negativo».
Ci spiega che il dato si comprende meglio «se lo si incrocia con il reale andamento dei fatturati lecchesi, che, nei casi migliori, registra flessioni di due-tre volte superiori. Se il fatturato diminuisce parecchio rispetto agli ordini ciò significa che le aziende stanno facendo sconti incredibili pur di vendere, riducendo pericolosamente i loro margini».
«In febbraio - aggiunge Gattinoni - la situazione è un po' migliorata, ma noi preferiamo considerare l'andamento tendenziale, su base annua; è più significativo e purtroppo più preoccupante» anche rispetto a quel -5,6% annuo riferito a livello nazionale.
Da luglio a ottobre scorso le imprese lecchesi hanno avuto i cali più forti, per riprendere verso fine anno a fare non veri ordini ma solo un po' di scorte tecniche. Poi, a cavallo col 2012, sono arrivati quei prolungati giorni di chiusura per inventario o ferie arretrate. «Da qui a giugno - afferma Gattinoni - è difficile immaginare che le cose cambino, con l'aggravante delle casse integrazione ordinarie e straordinarie in scadenza».
L'associazione sta progettando di tutto per dare una mano alle imprese convinte di avere ancora un futuro: dall'aiuto contingente per la gestione del credito a quello più strategico per portarle sui mercati esteri o innovare guardando al lungo periodo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA