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Sabato 18 Maggio 2013
Lecco: nel settore tessile
contratto di secondo livello
C'è una notizia positiva nel settore tessile lecchese: le parti sociali hanno raggiunto un'ipotesi d'accordo sul contratto di secondo livello che potrebbe sostenere la ripresa delle aziende più dinamiche attraverso una serie di strumenti anti crisi.
L'accordo riguarda oltre quattromila lavoratori lecchesi delle aziende artigiane dei comparti tessile, abbigliamento, calzaturiero, pulitintolavanderia e occhialeria in tutto il territorio regionale. In base all'intesa i dipendenti avranno un premio di produttività di 300 euro in due anni (2013 e 2014) al raggiungimento di alcuni obiettivi finalizzati al miglioramento del rendimento degli impianti e alla riduzione degli sprechi economici.
Inoltre l'ipotesi di accordo prevede una serie di elementi che servono ad adattare le aziende a un nuovo sistema più flessibile: «Come l'informazione preventiva al delegato di bacino per ogni richiesta di cambiamento di orario da parte dell'azienda - spiegano i sindacalisti Lorena Panzeri (Cgil), Luigi Cannarozzo (Cisl) e Alberto Mandruzzato (Uil) - A questo si aggiunge l'istituzione di una banca ore per le eccedenze lavorative all'orario normale che consente di rispondere all'imprevedibilità delle commesse (con picchi di attività e momenti di scarso lavoro)», un sistema che riduce il ricorso alla cassa integrazione a fronte di maggiori permessi e giornate festive per bilanciare altri periodi di maggior lavoro.
«Nel contratto c'è anche l'introduzione del welfare contrattuale con la previsione a carico delle aziende del versamento di 5 euro al mese per dipendente per il finanziamento di assicurazioni integrative sanitarie e sociali. In più ci sarà un rafforzamento sul capitolo formazione e un potenziamento di relazioni partecipative con la creazione di un osservatorio per analizzare e indicare le priorità d'azione volte alla valorizzazione del sistema produttivo delle imprese artigiane».
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