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Martedì 07 Maggio 2013
Lecco: le moto Faini
in strada 90 anni fa
A Lecco negli anni venti del novecento oltre ai chiodi alla vergella si costruivano anche le motociclette, a testimoniare la voglia di sperimentare e di produrre sempre qualcosa di nuovo. Le moto erano quelle costruite dall'imprenditore Riccardo Faini.
Non stiamo parlando della Guzzi, nata a Mandello nel 1921. Parliamo di un'azienda motociclistica sorta dalla passione di un imprenditore, Riccardo Faini, che nel 1921 costruì nella sua azienda il primo motore da 98 cc 2T. Il piccolo motore a due tempi venne applicato a una bicicletta per alcune prove, salvo poi essere adottato su scala più ampia.
L'invenzione trovò larghi consensi tra i lecchesi che potevano viaggiare su una bicicletta senza dover pedalare per raggiungere i rioni alti come Castello, Laorca e Malavedo. Torniamo alla produzione della Faini di Lecco e del fondatore Riccardo, che non contento della potenza del piccolo motore ausiliario da 98 cc fece un modello più potente da 106 cc, ma ciò non accontentò il geniale meccanico e così ne realizzò la terza versione da applicare alle biciclette aumentando la cilindrata fino a raggiungere 123 cc, e aggiungendo un cambio a due velocità per rendere più performante il velocipede
E così per le vie polverose di Lecco sono in molti a spostarsi con questa bicicletta rombante realizzata in ua piccola officina in fondo a via Parini.
In quegli anni per vendere le aziende utilizzavano i veicoli per le gare, e nelle competizioni la casa motociclisticstica lecchese si affidò a un pilota marchigiano, Vittorio Conti di Tolentino, un pilota che inzia a correre proprio dopo avere modificato per le sue caratteristiche la Faini 125.
Ma l'azienda motociclistica lecchese ha vita corta, infatti dopo delle belle soddisfazioni sia sotto il profilo agonistico, che nella costruzione dei nuovi modelli. Sono i costi a far propendere Faini che quella strada è troppo in salita, e quindi a malincuore si decide di chiudere la piccola officina lecchese.
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