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Martedì 25 Settembre 2012
Lecco, morì travolto
Scagionati gli investitori
Secondo la perizia, i due conducenti delle auto che sulla Lecco-Ballabio investirono, nel dicembre dell'anno scorso, il pensionato Marino Angioli che da un angolo buio stava attraversando la strada, non hanno colpa. La parola passa al pm che dovrà decidere se arrivare al processo per omicidio colposo
Udienza di tre ore ieri davanti al giudice delle indagini preliminari per discutere i contenuti e le conclusioni della relazione del consulente tecnico d'ufficio.
Marino Angioli, 77 anni venne mortalmente investito nella sera di domenica 4 dicembre 2011 sulla Lecco-Ballabio.
Nella puntigliosa ricostruzione del tragico incidente, sulla base delle ipotesi di lavoro e tenuto conto del buio di quella sera, il consulente avrebbe escluso specifiche responsabilità dei due conducenti.
La discussione tra i presenti si è soffermata in particolare sulle reali difficoltà dei due conducenti di rendersi conto in tempo che il pensionato si stava immettendo sulla strada, da un angolo buio, per attraversarla. Non ebbe purtroppo scampo.
Il pm Del Grosso valuterà l'eventuale esigenza di arrivare al processo per l'omicidio colposo, alla luce del lungo confronto di ieri pomeriggio in tribunale.
Marino Angioli abitava da circa due anni a Valmadrera, in alloggio dell'Aler in via Parini. Quella domenica 4 dicembre 2011 era stato in Valsassina e aveva fatto tappa dove sorge la baita degli "Alpini di Bonacina", il locale del gruppo Ana.
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