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Lunedì 18 Marzo 2013
Lecco: la Meci chiude
con un bilancio positivo
Bilancio positivo per la trentesima edizione della Meci di Erba. Sono state 13.500 le presenze fatte registrare nei tre giorni di manifestazioni.
L'elevata partecipazione è rimarcata anche dal presidente del gruppo di lavoro, Paolo Valassi: «Il buon numero di visitatori testimonia l'interesse che l'evento continua a suscitare tra addetti ai lavori e grande pubblico nonostante la crisi che colpisce l'edilizia. Proprio per questo un ringraziamento va agli espositori, che hanno dimostrato che questo settore vuole continuare ad essere protagonista dell'economia dei nostri territori».
«Un altro ringraziamento - continua Valassi - va alla struttura di Lariofiere e all'intero comitato organizzatore, costituito da Ance Lecco e Como, dal Politecnico di Milano e dagli ordini professionali degli architetti, degli ingegneri e dei geometri e geometri laureati delle due province lariane. - continua Valassi -. Il programma di incontri e convegni che insieme abbiamo messo a punto è stato di indubbio valore e ha saputo affrontare alcuni dei temi di maggiore attualità che toccano da vicino il nostro mondo con una visione prospettica e a tutto campo».
Valassi conclude: «L'edilizia, e il grande indotto che attorno ad essa ruota, ha bisogno di essere rimessa al centro delle politiche nazionali, regionali e locali per poter essere rilanciata e tornare a svolgere quel ruolo di motore dello sviluppo che ha sempre giocato. La riqualificazione sotto il profilo energetico - sottolinea Valassi - della sicurezza e dell'isolamento acustico del patrimonio edilizio esistente, pubblico e privato, è la grande sfida che ci attende: una sfida da cui può derivare una forte spinta alla ripresa. Ma occorre un quadro di riferimento normativo certo e definito ed è necessario che chi ci governa renda strutturali gli incentivi dedicati a questo grande progetto di ammodernamento delle nostre città, in linea con quanto richiesto dall'Unione europea e seguendo i positivi esempi che ci vengono proposti dagli altri Paesi».
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