Homepage / Lecco città
Giovedì 14 Marzo 2013
Lecco: meccanica in difficoltà
Cresce la cassa integrazione
Il metalmeccanico è in ginocchio, la cassa integrazione nel settore di punta del Lecchese non accenna ad arrestarsi. Dai dati dell'Inps, considerando il mese di febbraio, emerge che le ore di cassa integrazione nel metalmeccanico sono state 1,4 milioni contro le 790 mila ore del febbraio 2012, con un aumento del 78,09 per cento.
Dai dati resi noti dall'Inps, considerando il mese di febbraio, emerge che le ore di cassa integrazione nel settore metalmeccanico sono state 1,4 milioni contro le 790 mila ore del febbraio 2012, con un aumento del 78,09 per cento.
Le ore per gli operai sono state, nel febbraio 2013, poco più di 1 milione mentre nello stesso mese del 2012 sono state 600 mila. L'aumento è stato del 70,34%.
Per gli impiegati si è passati da 200 mila ore del febbraio 2012 a 400 mila del febbraio 2013, con una crescita del 101%.
Lecco, insieme a Brescia e Pavia è la provincia in cui la cassa integrazione è cresciuta di più.
Considerando invece il periodo compreso tra marzo 2012 e febbraio 2013 e lo stesso periodo dell'anno precedente si nota un aumento complessivo di ore del 21,5 per cento, visto che si è passati da 7,9 a 9,5 milioni di ore. Percentuale che sale leggermente per gli impiegati, con un aumento del 29% rispetto al 19,3% degli operai.
Anche qui Lecco, insieme a Bergamo, Mantova, Pavia e Varese è fra quelle più critiche. A crescere è soprattutto la cassa integrazione ordinaria (più 78,6%), mentre cala la straordinaria (meno 11,5%) e la deroga (meno 26%).
L'elaborazione dei dati è stata effettuata dalla Fiom Cgil sta inviando ai consiglieri regionali e ai senatori eletti nel territorio una lettera per richiedere un incontro urgente.
«La difficile situazione economica e produttiva con le pesanti ricadute occupazionali è per noi il principale problema che meriterebbe non solo la massima attenzione da parte di tutte le forze politiche ma in particolare l'assunzione di decisioni urgenti - spiega Diego Riva, segretario generale Fiom Cgil - A questo proposito riteniamo sia importante discutere e propore alcune ipotesi di sviluppo e rilancio industriale dei settori metalmeccanici e delle più significative realtà industriali che in questo periodo evidenziano una condizione di sofferenza produttiva. Così come diventa necessario ed urgente prendere in esame il tema degli ammortizzatori sociali, con la specifica finalità di difendere nel concreto l'occupazione».
La Fiom ribadisce anche «che è fondamentale affrontare in ogni sede il tema della rappresentanza e della democrazia nei luoghi di lavoro, perché ormai da troppo tempo vengono negati alle lavoratrici e ai lavoratori i principali diritti costituzionali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA