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Domenica 21 Agosto 2011
Lecco: da lunedì 22
gli autobus più cari
Da lunedì 22 agosto costa più caro il trasporto pubblico. La corsa semplice che dà diritto a viaggiare sulle linee cittadine per 75 minuti costa 10 centesimi in più: passa da 1,20 a 1,30. Un 9% di rincaro che certo non agevolerà la pur auspicata maggiore diffusione del mezzo pubblico.
Fatto sta che la corsa semplice che dà diritto a viaggiare sulle linee cittadine per 75 minuti costa 10 centesimi in più: passa da 1,20 a 1,30. Un 9% di rincaro che certo non agevolerà la pur auspicata maggiore diffusione del mezzo pubblico per inquinare meno lasciando a casa la macchina e per liberare le strade dalle code (con lo stesso effetto di beneficio sull'aria che respiriamo).
Ma la Finanziaria che taglia risorse senza pietà non ha lasciato scampo neanche ai pullman e soprattutto ai viaggiatori che, perlopiù anziani e pensionati, pagano così un altro obolo alla crisi. Una manciata di centesimi qua qualche euro là, da domani prende il via l'ennesimo prelievo dalle tasche dei cittadini costretti a pagare di più per i servizi. Costa di più il biglietto pluricorse, l'abbonamento mensile, l'abbonamento settimanale.
Unici prezzi a rimanere invariati, quello dell'abbonamento mensile integrato per le linee di area urbana e extraurbana e per i pensionati - 23 euro si spendeva e 23 euro continuerà a costare -; quello del biglietto giornaliero, valido cioè per girare in bus tutto il giorno, che rimane inchiodato a 2 euro 75 centesimi; e quello dell'abbonamento annuale per gli studenti (200 euro). Si cerca insomma di salvaguardare le fasce giovanili e anziane.
Ma c'è anche una sorpresa positiva: si registra un calo consistente per una specifica tariffa. Si risparmiano nientemeno che 9 euro a sottoscrivere un abbonamento trimestrale il cui costo infatti passa da 95 a 86 euro. Un drastico ridimensionato che stride con il generale ritocco all'insù, tanto più che il calo supera addirittura il 10%.
Il significato di questo curioso dietrofront rispetto all'andazzo generale? Forse il tentativo di incrementare il ricorso a questa forma di abbonamento, poco praticata, che serve a fidelizzare il viaggiatore, convincendo anche chi viaggia saltuariamente in pullman e che magari ora ci ripensa, a non abbandonare il mezzo pubblico, anzi a sceglierlo come vantaggioso: risparmiare si può. Contento il cliente e contente anche le casse di Linee Lecco se crescono gli abbonamenti trimestrali.
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