Editoriali / Lecco città
Giovedì 07 Novembre 2013
Lecco, l’ostello incompiuto
finisce nell’elenco del ministero
Segnalato tra le undici opere di interesse locale o regionale che sono rimaste al palo. Colpa del patto di stabilità. Il Comune cerca un partner nel privato sociale a cui affidare conclusione e gestione
Ha avuto l’onore, si fa per dire di entrare nell’elenco delle grandi opere incompiute.
E’ l’ostello della gioventù in costruzione da sette anni esatti, da quando, il 14 ottobre 2006, l’allora sindaco di Lecco Antonella Faggi e l’allora presidente della Provincia Virginio Brivio posero la prima pietra nell ’area di corso Matteotti, dove una volta c’era il cimitero di San Giovanni chiuso da qualche decennio e poi smantellato.
Fatto sta che adesso l’ostello figura nell’elenco nazionale predisposto dal ministero delle Infrastrutture che fa per la prima volta il punto delle opere pubbliche avviate da anni e rimaste in sospeso per ragioni a volte misteriose.
Nessun mistero, a sentire il Comune, sulle cause del cantiere fermo, con lo scheletro della costruzione, a buon punto. in desolato abbandono: tutta colpa del patto di stabilità che impedisce alle amministrazioni virtuose come la nostra, che i soldi in cassa ce li hanno ma non li possono spendere per i limiti assurdi imposti, di portare a termine i progetti avviati.
Un’opera che risulta realizzata per oltre la metà: nell’elenco ministeriale che riguarda la Lombardia lo stato dei lavori è indicato al 58%, al quarto posto in ordine di avanzamento dopo la scuola elementare di Appiano Gentile a cui manca solo il collaudo, un laboratorio di prevenzione a Milano in via Juvara (92,5%), e il primo stralcio della tangenziale sud a Mantova (84%).
Sono undici le grandi incompiute nella nostra regione che certamente ne conta moltissime di più, ma che meritano più di altre la menzione in quanto considerate di interesse regionale o locale.
Urge quindi per il ministero delle Infrastrutture il completamento dell’ostello, una struttura necessaria per lo sviluppo turistico di Lecco e circondario, che con i suoi 200 posti letto potrebbe finalmente accogliere l’utenza studentesca, a tutt’oggi respinta da un territorio di grande attrazione per il lago e la montagna, ma non alla portata di un target dalle ridotte capacità economiche. Un paradosso per una città universitaria. Dove nel campus del Politecnico una società incaricata sta costruendo alloggi per gli studenti (400 posti).
Tanto che qualche mese fa si era intravista una via d’uscita dall’impasse dell’ostello della gioventù attraverso un accordo con la società del campus a cui affidare il completamento dei lavori e la gestione.
Una traccia di lavoro - precisano in Comune - che non si è ancora tradotta in niente di concreto, anche se resta un’ipotesi da esplorare, soprattutto in vista di possibili collaborazioni.
Al momento, però, si stanno battendo altre strade: cercasi partner nel privato sociale. Un’impresa del terzo settore disposta a farsi carico del lavoro che manca, per poi gestire lanuova struttura.
Anche in questo caso siamo solo agli inizi,nessun contatto avrebbe avuto per ora esiti concreti, giurano in Comune, dove tuttavia si continua a esplorare questa strada con la convinzione che potrebbe essere quella giusta.
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