Lecco: l'informatica non basta
a semplificare la burocrazia

Burocrazia e aziende: l'informatizzazione delle procedure burocratiche, salutata come nuova opportunità della semplificazione sia dagli enti pubblici che l'hanno adottata, sia dalle imprese, che speravano così di avere vita più facile, si sta rivelando l'ennesimo flop.

g.morassi

LECCO - Il nuovo incubo degli uffici amministrativi delle aziende si chiama “telematica”. L'informatizzazione delle procedure burocratiche, salutata come nuova opportunità della semplificazione sia dagli enti pubblici che l'hanno adottata, sia dalle imprese, che speravano così di avere vita più facile, si sta rivelando l'ennesimo flop. Marco Piazza, responsabile dei servizi alle imprese di Api Lecco, ironizza dicendo: "Ora bisogna avere una laurea in ingegneria informatica per avere a che fare con la pubblica amministrazione". Ogni ente – Inail, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane, Inps, Camera di commercio, Comuni, Regione e via dicendo – si è dotato di una propria piattaforma e ha trasformato l'impianto di carta e norme del passato in un'identica mole di file che le imprese devono creare e spedire via internet: "Non chiamiamola semplificazione – spiega Piazza – perché non sta semplificando la vita al cittadino e alle imprese, dal momento che il volume dei documenti da produrre non è diminuito. Per ora è solo uno strumento di maggiore praticità per le stesse amministrazioni pubbliche. Per l'utente la situazione si è complicata perché deve imparare a navigare tra decine di piattaforme diverse, senza più la possibilità di rapportarsi con l'addetto allo sportello per qualsiasi chiarimento, mentre ora ci sono dei numeri verdi spesso irraggiungibili. Solo quando le piattaforme internet dei vari enti saranno uniformati e facili da usare allora si potrà parlare di una prima vera semplificazione per i cittadini". Un esempio di come internet abbia reso tutto più complicato è l'avvento dei click day, delle gare di velocità per accaparrarsi i fondi messi a disposizione da specifici bandi pubblici: "Come quello per il credito d'imposta fiscale per la ricerca e lo sviluppo, per la sicurezza nelle aziende (messo a disposizione da Inail), i vari bandi regionali per l'internazionalizzazione e l'implementazione tecnologica, solo per citare gli ultimi casi. I più veloci si accaparrano i finanziamenti, al di là dell'impegno delle singole aziende molto dipende dalla rapidità della connessione e dall'ampiezza del server delle pubbliche amministrazioni, che spesso va in tilt. Quindi siamo costretti a presentare ricorsi, ricorrere alle commissioni europee e all'occasione anche al Tar per evidenziare i disservizi e avere giustizia". Un esempio delle difficoltà provocate dalle disfunzioni della rete è stato toccato con mano da molti impiegati amministrativi delle aziende lecchesi, che due settimane fa non sono riuscite ad accedere al servizio telematico dell'Agenzia delle dogane: "Il server era bloccato ed era impossibile presentare le domande. Solo due giorni dopo l'Agenzia ha diramato un comunicato spiegando che per disguidi tecnici non era possibile inviare documentazioni online". Tanti piccoli disguidi che rendono il sistema telematico non al passo con le esigenze delle imprese: "Perché la mole di documentazioni da presentare è la stessa di prima, perché le piattaforme internet stanno proliferando (forse per dare lavoro alle infinite agenzie informatiche che gestiscono i servizi), perché spesso i server degli enti non sono in grado di supportare le domande inviate dalle imprese".

Homepage / Lecco città

Mercoledì 18 Maggio 2011

Lecco: l'informatica non basta
a semplificare la burocrazia

g.morassi

Sezioni

Lecco - Territorio

Sondrio - Territorio

Chi Siamo

Servizi

Homepage / Lecco città

Mercoledì 18 Maggio 2011

Lecco: l'informatica non bastaa semplificare la burocrazia

g.morassi

Lecco: l'informatica non basta
a semplificare la burocrazia