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Mercoledì 28 Luglio 2010
Lecco: l'industria
torna ad assumere
Qualche timido segnale positivo dall'economia. Gli ultimi dati del mercato del lavoro lecchese dicono che le imprese industriali hanno ricominciato ad assumere: tra aprile e giugno gli avviamenti al lavoro sono stati 7819, contro i 7164 di un anno fa. Le assunzioni però sono quasi tutte a tempo determinato: aumentano quindi le forme di lavoro flessibili
Rispetto al secondo trimestre del 2009, tra aprile e giugno di quest'anno gli avviamenti, cioè il numero di persone che hanno iniziato a lavorare, sono stati 7819. Erano 7164 nel secondo trimestre 2009, e ciò significa che da un anno all'altro si è registrato un incremento occupazionale del con 9,1%. Passiamo ora alle cessazioni, che equivalgono al termine di una posizione occupazionale, cioè in molti casi a un licenziamento. Il numero delle cessazioni è stato pari a 7281, mentre erano 6816 nel secondo trimestre 2009, con un incremento del 6,8%. Il dato positivo è che i nuovi avviamenti superano le cessazioni di 538 unità e questo significa che il numero di persone che entra nel mercato del lavoro è superiore a quello delle persone che ne escono.
Il numero delle proroghe, vale a dire dell'estensione contrattuale dei tempi determinati, è stato pari a 2492 (mentre erano 1582 nel secondo trimestre 2009, con un incremento del 57,5%). Tuttavia a un contratto determinato segue spesso un altro tempo determinato, quasi mai un estensione a tempo indeterminato. Infatti il numero delle trasformazioni è stato pari a 315 casi. Nello stesso periodo del 2009 le trasformazioni erano 339, quindi la diminuzione è stata del 9,1%. E analizzando nel dettaglio gli avviamenti per tipologia contrattuale si scopre che gli avviamenti a tempo indeterminato sono diminuiti del 27,2%. Il saldo positivo negli avviamenti è dovuto all'aumento degli avviamenti a tempo determinato, cresciuti del 16,5%, quelli a progetto crescono del 29,9% e quelli per somministrazione registrano un vero e proprio boom: le agenzie per il lavoro hanno firmato il 53,5% di contratti in più rispetto all'anno precedente.
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