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Martedì 31 Maggio 2011
Lecco, Leuci: "Sì ai led
ma la politica ci aiuti"
Il patron di Leuci, Giuliano Pisati, è pronto a rilanciare il sito di via XI febbraio: "Noi produciamo le lampade led a Lecco e ci impegnamo a mantenere e incrementare i volumi occupazionali, e i politici si impegnino a vincolare le municipali e le società paracomunali e le società pubbliche ad acquistare le nostre lampade".
Il numero uno della Leuci esce allo scoperto dichiarando l'interesse per il progetto che prevede la realizzazione di lampade led all'interno dell'area di via XI febbraio: "Il mercato c'è ed è molto ampio, ma è necessario che la politica garantisca e vincoli l'acquisto delle lampade italiane Leuci. Siamo pronti – continua Pisati - ad investire nel progetto Cittadella della Luce", così Pisati, titolare di Leuci e del gruppo Relco, risponde alla sollecitazione venuta da parte dell'amministrazione provinciale e della Regione a dare un segno concreto d'interesse. In particolare gli enti chiedono che l'azienda nomini e finanzi di tasca propria un advisor per la valutazione industriale del progetto (che prevede la realizzazione di lampade led e pannelli fotovoltaici organici) e la messa a disposizione dell'area industriale di via XI febbraio.
Pisati sembra avere le idee molto chiare sul progetto industriale che permetterebbe all'area Leuci di rinascere sottoforma di insediamento industriale a elevato valore innovativo: "Siamo pronti a investire finanziariamente nella realizzazione di lampade led e abbiamo già un progetto pronto – spiega Pisati – a patto che i politici ci dicano dove vendere questi prodotti. Sarò più chiaro. Serve un impegno da parte dei politici affinché le lampade led made in Lecco trovino un sicuro mercato".
Un'idea, secondo Pisati, potrebbe essere quella di vincolare i 25 mila uffici postali italiani ad acquistare lampade led italiane e quindi di produzione Leuci piuttosto che comprarle da aziende straniere: "Il consumo di queste lampade è talmente contenuto che il risparmio energetico per Poste Italiane compenserebbe l'investimento iniziale dell'acquisto delle lampade. Insomma, i led sono davvero a costo zero, ma per avviare questa produzione dobbiamo essere sicuri di avere un ampio bacino per la vendita". Da qui l'ipotesi di vincolare anche i municipi italiani, l'A2A (l'azienda milanese che fornisce l'energia elettrica), gli enti locali e le società pubbliche ad acquistare le lampade led Leuci: "Ma per arrivare a questo è necessario l'intervento della politica. Tutto il resto è fumo. Non abbiamo bisogno dell'intervento del Politecnico e di altri imprenditori per avviare la produzione di lampade led, bensì di un accordo con grosse società ed enti pubblici per assicurare un mercato vasto a questo prodotto. Ai politici chiediamo solo la certezza di un bacino di utenti, a tutto il resto (produzione, ingegnerizzazione del prodotto) pensiamo noi della Leuci".
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