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Venerdì 14 Dicembre 2012
Lecco: legge Fornero
Finora 30 licenziati
Il caso del dipendente della Riello licenziato per soppressione della mansione, non è l'unico nel Lecchese. La Direzione provinciale del lavoro di Lecco, da quando è entrata in vigore la legge Fornero, ha ricevuto una trentina di comunicazioni di licenziamento.
A confermare l'aumento dei licenziamenti a singole persone per "giustificato motivo oggettivo" a causa della crisi in aziende con più di 15 dipendenti, è la stessa Direzione provinciale del lavoro di Lecco che, da quando è entrata in vigore la legge Fornero, ha ricevuto una trentina di comunicazioni di licenziamento.
«In realtà la possibilità di licenziare un dipendente per ragioni economiche esisteva già prima - spiega il funzionario della Dpl, addetto a queste vertenze, Maria Marone - ma in passato l'azienda non era obbligata ad avviare una conciliazione da noi».
Mentre di solito si passava direttamente alle aule di un Tribunale quando le parti non riuscivano ad accordarsi diversamente.
«Oggi invece il datore di lavoro, prima di avviare il licenziamento, deve comunicarlo a noi e, per conoscenza, al lavoratore. Saremo noi a convocare una commissione per il tentativo di conciliazione obbligatoria», alla quale partecipa l'azienda, che spiegherà con dati alla mano l'impossibilità di ricollocarlo, e il lavoratore, assistito dal sindacato, che a sua volta cercherà di dimostrare la possibilità di proseguire il rapporto di lavoro.
«In queste ultime settimane stiamo registrando un aumento delle procedure di licenziamento di questo tipo, forse a causa della crisi - ipotizza Marone - ma non siamo in grado di spiegarci il perché di questo fenomeno, perché non abbiamo la possibilità di confrontare quanto sta avvenendo oggi con quanto è accaduto negli anni scorsi». Così succede che più nessuno può sentirsi sicuro del suo contratto a tempo indeterminato, che vale poco di fronte a un bilancio aziendale in perdita e alla decisione di questa di sopprimere la mansione.
Il problema è che la Dpl non ha la possibilità di effettuare proprie indagini sui licenziamenti, ma si limita a mediare fra le due parti.
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