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Venerdì 13 Gennaio 2012
Lecco: l'edilizia in crisi
Raddoppiata la cassa
L'edilizia di Lecco segna un più 101,61% nell'utilizzo della cassa integrazione, con oltre 650 mila ore autorizzate, rivolte agli operai, ma con sempre più frequenza anche agli impiegati.
In base ai dati della Cgil sul ricorso agli ammortizzatori sociali, Lecco risulta essere ancora la provincia in cui è più elevato il ricorso alla cassa integrazione. Lo si capisce guardando l'incidenza della cassa integrazione sulla popolazione attiva, che indica la percentuale di lavoratori che stanno usando un ammortizzatore: a Lecco, nel primi undici mesi del 2011, il 6,9% è in cassa integrazione a zero ore, mentre la media regionale è del 3,72%. Dietro di noi ci sono Brescia con il 6,36% e Varese al 5,97%, mentre le altre province sembrano essersi lasciate alle spalle la crisi.
A danneggiare fortemente il territorio è il grave momento che l'edilizia sta vivendo in questo momento. Infatti, analizzando nello specifico i settori produttivi e il relativo ricorso agli ammortizzatori sociali, si nota che l'industria nei primi undici mesi del 2011 è ricorsa agli ammortizzatori sociali il 26,51% in meno rispetto allo stesso periodo del 2010, l'artigianato è migliorata del 51,8% nel confronto tra i due anni, e il commercio ha ridotto l'uso della cig del 22,42%. L'unico settore che cresce in quanto a ricorso alla cassa integrazione è proprio l'edilizia, che segna un più 101,61%, con oltre 650 mila ore di cassa integrazione autorizzate, rivolte agli operai, ma con sempre più frequenza anche agli impiegati. Il fatto è che questo tracollo non viene percepito in maniera altrettanto drammatica nelle altre province lombarde. Si sente in molti territori il peso della stagnazione nel settore edile, ma non in maniera così accenuata. A Bergamo, dove notoriamente l'edilizia ha un peso massiccio, l'incremento delle ore di ammortizzatori sociali si limita a un più 15%. Mentre a Brescia la crescita della cassa integrazione per il settore edile è del 26%, del 46% a Como, del 6% a Milano. Più in generale, per quanto riguarda il tipo di ammortizzatore richiesto, in un confronto tra il 2010 e il 2011, si assiste alla caduta del ricorso alla cassa integrazione ordinaria, che segna un meno 48,65%, con poco più di quattro milioni di ore richieste, derivante soprattutto dall'esaurimento dei periodi di utilizzo di questo strumento. Parallela la caduta del ricorso alla cassa in deroga, che segna un meno 26,35%, con 2 milioni 250 mila ore richieste, contro gli oltre tre milioni dell'anno precedente.
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