Economia / Lecco città
Mercoledì 09 Aprile 2014
Lecco: «Le famiglie sopportano
il peso maggiore della crisi»
La famiglia di fronte alla crisi: punti di forza, punti di debolezza.È il tema al centro dell’incontro, promosso dalle Acli provinciali di Lecco
La famiglia di fronte alla crisi: punti di forza, punti di debolezza.
È il tema al centro dell’incontro, promosso dalle Acli provinciali, che ha avuto come ospite Francesco Belletti, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari ed esperto in tema di politiche sociali e di sostegno alla famiglia. «I diritti della famiglia sono oggi seriamente minacciati in molti modi e un po’ ovunque - spiega Belletti -, vecchie e nuove fragilità si combinano con pesanti attacchi provenienti dall’esterno e da questo nuovo modello di società che vede un progressivo isolamento della famiglia, il pericolo principale».
La crisi economica ha dunque aggravato un processo di cambiamento delle relazioni che era già in atto da tempo. «Con l’arrivo della crisi - evidenzia - è stata proposta una visione di famiglia come ammortizzatore sociale, partendo dal presupposto che la famiglia italiana è sempre stata votata al risparmio, è la vera cassaforte del sistema Paese. Questa è stata la più grande fregatura, perché si sono buttate sulle spalle delle famiglie responsabilità che dovrebbero ricadere su altri soggetti, con il risultato che nel giro di pochi anni i risparmi sono crollati». Inevitabili le conseguenze di questa situazione, che ha minato due dei presupposti indispensabili per la nascita e il consolidamento di una nuova famiglia: l’indipendenza economica e la possibilità di acquistare una casa, bene simbolo ma anche patrimonio da lasciare in eredità alle generazioni successive.
Altro nodo cruciale è la conciliazione famiglia-lavoro, tema che vede l’Italia tra i paesi più arretrati in Europa. «Riuscire a conciliare le funzioni di cura e la competitività sul mercato del lavoro - conclude Belletti - è una lotta che vede la famiglia costantemente sfidata da un contesto sociale ed economico sempre più incerto».
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