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Venerdì 13 Maggio 2011
Lecco: "Le banche sono
distanti dall'industria"
Nel corso di un convegno organizzato dal Credito Valtellinese, Giovanni Maggi (presidente di Confindustria Lecco) ha notato: "Troppo spesso le banche si accontentano di leggere i numeri di bilancio, perché non hanno gli strumenti tecnici per valutare a fondo il potenziale industriale di una nuova iniziativa. Forse sarebbe utile che gli istituti di credito si dotassero di capaci ingegneri gestionali".
Tutto questo nonostante i dubbi e le critiche sollevati degli imprenditori nei confronti del sistema bancario e delle succursali territoriali. Il più agguerrito è stato il presidente di Confindustria Lecco, Giovanni Maggi: "Premesso che il sistema italiano è troppo “banca centrico” e poco “impresa centrico” , il sistema bancario, nonostante le nostre richieste non sembra avere alcuna intenzione di cambiare e rispondere alle esigenze dell'economia reale. Più concretamente notiamo che nelle filiali territoriali manca personale competente, che abbia un background industriale capace di valutare concretamente i business plan e le iniziative presentate dagli imprenditori gli istituti di credito per essere finanziati. Troppo spesso le banche si accontentano di leggere i numeri di bilancio, perché non hanno gli strumenti tecnici per valutare a fondo il potenziale industriale di una nuova iniziativa. Forse sarebbe utile che gli istituti di credito si dotassero di capaci ingegneri gestionali". E poi ha rincarato la dose, dicendo: "Le banche territoriali non devono fare l'errore di pensare di diventare troppo grandi. Notiamo che ai responsabili di filiale è stata tolta autonomia, che il turn over dei responsabili è eccessivo (cambiano una volta l'anno, con l'effetto di non riuscire a instaurare rapporti con gli imprenditori del territorio), inoltre i tempi di decisione degli istituti di credito rispetto alle richieste di finanziamento sono eccessivamente lunghi". La proposta di Bonaiti è la creazione di un fondo di venture capital dedicato alle start up, "perché le imprese sono l'unica ricchezza del territorio". Dal canto sua Riva si è detto "disposto a scommettere sulle potenzialità delle aziende del territorio, ma servono banche pronte a partecipare a questo processo di rivincita".
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