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Sabato 27 Aprile 2013
Lecco: il lavoro diventa
sempre più flessibile
Le imprese lecchesi, a causa del perdurare della crisi, si orientano sempre più spesso verso forme contrattuali flessibili.
I dati statistici relativi alla composizione delle assunzioni secondo le diverse forme contrattuali permettono di determinare un indice di stabilità, che rapporta le assunzioni a tempo indeterminato con quelle caratterizzate da forme flessibili: «L'indice di stabilità per il 2012 in provincia di Lecco è dello 0,56% - spiegano dall'Osservatorio provinciale del lavoro - vale a dire che ci sono 56 assunzioni a tempo indeterminato ogni cento assunzioni con altre forme contrattuali. Si tratta di un valore decisamente basso, risultando anche il meno elevato degli ultimi dieci anni».
Pur se in diversa misura la parziale stabilizzazione contrattuale delle assunzioni interessa gran parte dei comparti produttivi e dei servizi, a eccezione dei settori fabbricazione di prodotti in metallo e servizi operativi: «In questi due casi il valore dell'indice, in controtendenza, supera l'unità e segnala quindi una prevalenza di rapporti stabili, a fronte di una ampia flessibilità nel comparto alberghiero e ristorazione, nel quale l'indice di stabilità è all'0,2%».
La stabilità dei rapporti di lavoro nel manufatturiero potrebbe essere legato alla difficoltà delel imprese a trovare sul mercato determinato figure professionali. I tecnici, infatti, sono sempre molto ambiti.
In controtendenza anche il dato relativo all'esperienza pregressa. Dopo una lunga fase espansiva di assunzioni di personale con esperienza nel 2012 si osserva un diffuso orientamento delle imprese verso candidati senza specifica esperienza.
Per il 58% delle assunzioni le imprese prevedono infatti l'inserimento di persone senza esperienza, e ciò vale più o meno in egual misura per tutti i principali settori. A questo si aggiunge la richiesta di personale giovanile, con meno di 30 anni, «e ciò fa ritenere un maggior interesse delle imprese per un rinnovamento e un ringiovanimento del personale, ma pure trova spiegazione nell'interesse delle imprese ad assumere personale con livelli di retribuzione più bassi».
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