Lecco: l’asilo Piloni festeggia 100 anni di storia

Un secolo di storia per la scuola dell’infanzia Piloni di via Galilei a Bonacina. Domenica, 22 settembre, si festeggia l’ambito traguardo che in realtà sarebbero 101 anni in quanto è stata fondata nel 1923 dal cavalier Antonio Piloni nel 1923, In tutti questi anni l’asilo è stato un punto di riferimento educativo e sociale per generazioni di bambini e famiglie del rione. Una storia ha attraversato periodi di guerra, trasformazioni sociali e innovazioni educative, ma ha sempre mantenuto al centro i valori della comunità e dell’educazione.

Domenica alle 10 la scuola aprirà i battenti, alle 11 la messa nella chiesa di Bonacina, alle 12 il saluto delle autorità e alle 13 il buffet. Sarà possibile visitare la struttura e vivere momenti di condivisione intergenerazionale, con i bambini di oggi coinvolti attivamente nei preparativi della celebrazione. Il tema della bellezza sarà il fulcro della manifestazione, con l’obiettivo di ricordare a tutti l’importanza di un ambiente curato, ordinato e armonioso, come chiave per il benessere dei più piccoli. Ispirata ai principi montessoriani, la scuola dell’infanzia Piloni ha abbracciato da anni questo approccio educativo, riconoscendo il potere calmante e rigenerante di un ambiente che invita al “bel fare”.

Come diceva Maria Montessori, la bellezza di uno spazio ben organizzato aiuta i bambini a ricaricarsi e a trovare serenità nel lavoro e nel gioco. Per l’occasione il giardino della scuola si trasformerà in una galleria a cielo aperto, con centinaia di fotografie che ripercorrono i momenti più belli della sua storia. I visitatori potranno immergersi in un viaggio nel tempo, vedendo come la scuola è cambiata e si è adattata, pur rimanendo fedele ai suoi principi fondatori. A tal proposito, sono stati raccolti in un opuscolo anche aneddoti e racconti proprio dagli stessi, un tempo, bambini frequentanti la scuola. Tra i più toccanti, spiccano quelli di chi ha vissuto la scuola negli anni difficili della seconda guerra mondiale. C’è chi ricorda le suore che portavano i bambini al sicuro nelle cantine durante i bombardamenti, mentre cercavano di distrarli facendo togliere i germogli dalle patate di scorta. Nonostante il pericolo, i bambini dell’epoca vivevano l’asilo come un rifugio sicuro, dove continuavano a imparare e giocare, protetti dalle terribili vicende che si svolgevano all’esterno. Nei racconti del passato anche un episodio memorabile legato alle cuffie delle suore, culminato in uno schiaffo a scuola e a casa dopo aver tolto loro il copricapo. Un altro ricordo evocativo è legato ai funerali locali, per i quali i bambini indossavano una divisa speciale, affrontando anche condizioni climatiche avverse come la neve, che rese un corteo funebre particolarmente difficile. Per simboleggiare l’unione tra passato, presente e futuro, verrà realizzata una “rete” speciale: un’opera collettiva a cui tutti potranno partecipare e che rappresenta la continuità e il legame profondo che la scuola dell’infanzia ha creato in questi “100 +1 anni”. Le spolette montessoriane, simbolo dell’ordine e della bellezza, saranno il filo conduttore di questo gesto simbolico. Per coinvolgere ulteriormente la comunità, verranno premiati i partecipanti del concorso fotografico “La mia bellezza, tracce naturali di un percorso di crescita”.

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