Homepage / Lecco città
Giovedì 07 Marzo 2013
Lecco: l'Arlenico riparte
Ma il futuro resta incerto
È ufficiale, la produzione del laminatoio dell'Arlenico Lucchini di Lecco ripartirà entro la fine del mese di marzo.
«La produzione dovrebbe riprendere il 25 marzo - conferma il sindacalista Mauro Castelli (Fiom) che ha seguito la vicenda insieme a Giovanni Gianola della Fim ed Emilio Castelli della Uilm -, al più potrebbe essere ritardata di una settimana se ci saranno delle difficoltà nella riaccensione delle linee ferroviarie», infatti le billette prodotte a Piombino vengono trasportate a Lecco attraverso la linea ferroviaria con dei convogli ferroviari speciali. Quindi il gruppo in queste settimane deve contattare le Ferrovie dello Stato per riattivare le tracce ferroviarie che sono state sospese durante l'autunno e l'inverno. In base alle previsioni di Grilli non ci dovrebbero essere difficoltà, ma il condizionale è comunque d'obbligo.
«L'azienda ci ha garantito che si lavorerà per due settimane al mese da qui fino a novembre - racconta Castelli -, quindi ristabilendo l'attività che già veniva svolta lo scorso anno», infatti da tre anni a questa parte l'azienda sta facendo fronte alla carenza di commesse utilizzano al 60% un contratto di solidarietà. Quindi, i lavoratori lavoreranno per due settimane al mese e useranno la solidarietà per l'altra metà del mese.<+togli_rientro>
L'obiettivo della nuova amministrazione straordinaria (ricordiamo che l'azienda è in procedura straordinaria da dicembre a causa della dissestata situazione finanziaria con debiti per circa 650 milioni di euro e si stima che l'azienda accumuli perdite di 15 milioni al mese, che sono rimasti in carico alla vecchia società oggi in fallimento).
Per il momento la Lucchini ha confermato la continuità a tutti gli 88 dipendenti dello stabilimento lecchese e ha intenzione di intensificare l'attività destinando al laminatoio lecchese l'intera produzione destinata all'Italia, mentre al laminatoio Piombino sarà assegnata la produzione destinata all'export. Grazie a una potente azione di marketing l'attuale gestione sta cercando di aumentare gli ordini per saturare entrambi gli impianti di laminazione (quello di Lecco e quello di Piombino).
Gli 88 dipendenti a rotazione rientreranno in azienda già la prossima settimana perché è necessario mettere a punto i lavori di assettaggio delle macchine.
I dipendenti hanno tirato un respiro di sollievo, anche se non c'è ancora una certezza sul futuro dell'impresa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA