
Cronaca / Lecco città
Venerdì 14 Febbraio 2014
Lecco: l’Arlenico
piace a 24 investitori
Chiuso il bando di gara per la cessione del gruppo Lucchini di cui fa parte l’impianto lecchese
Tra un mese scade il termine per la presentazione delle offerte con i piani industriali e finanziari

LECCO
Altro che azienda decotta, per la Lucchini ci sono 24 manifestazioni di interesse, lo rivela la stessa amministrazione straordinaria di Lucchini che ha chiuso il bando di gara per le manifestazioni d’interesse.
Qualche nome dei pretendenti si conosce già, il gruppo giordano, la triade Duferco-Acciaierie Venete-Feralpi e il gruppo Klasch, si è parlato anche di un gruppo indiano, mentre tutte le altre restano per il momento ignote. Le offerte per il complesso Piombino-Lecco sono ovviamente riconducibili ad un numero inferiore di soggetti, ma senza dubbio, si allarga la presunta partita a tre che si prospettava solo qualche giorno fa. Nessuna indiscrezione sui nomi, almeno per ora - date le richieste di riservatezza contenute in alcune buste -. Tuttavia a colpire è l’interesse tutt’altro che limitato per una realtà che i russi di Severstal avevano provato a vendere in tutte le salse, trovando sempre la porta chiusa.
Sicuramente il 10 marzo, data prevista per la presentazione delle offerte non vincolanti, il sipario verrà alzato, tuttavia da oggi parte la caccia agli altri potenziali compratori della Lucchini. «Alle 24 del 10 febbraio – c’è scritto sul comunicato della Lucchini - sono scaduti i termini per presentare le manifestazioni di interesse relative ai tre bandi che erano stati emessi a fine dicembre», che interessano gli stabilimenti di Lecco e Piombino (che ha ricevuto 24 manifestazioni di interesse), i complessi Vertek di Piombino e Condove (cinque interessamenti) e la partecipazione al 69,27% del capitale di Gsi Lucchini spa (indici imprese interessate).
Va precisato che nessuna delle offerte – e i bandi comunque non lo prevedevano - contiene elementi riconducibili al piano industriale che i proponenti intenderebbero perseguire. Inoltre il livello di informazioni richieste in questa fase della procedura non era tale da consentire una verifica sulle solidità e referenze dei potenziali proponenti rispetto al perimetro della loro manifestazione di interesse. Quindi, la partita vera inizia adesso. Non tutti vorrebbero mantenere l’attuale assetto dell’acciaieria di Piombino insieme al laminatoio di Lecco, al contrario c’è solo una società straniera che vorrebbe acquisire l’intero gruppo così com’è. Il comunicato parla di un’impresa straniera e quindi viene da pensare che si tratti proprio del gruppo giordano. Ma ci sono altre quattro offerte per i soli laminatoi e tantissime società interessate ai fabbricati e ai terreni.
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