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Venerdì 11 Maggio 2012
Lecco: l'apprendistato
piace alle ditte artigiane
Oltre sessanta artigiani del territorio sono interessati ad assumere giovani con contratto di apprendistato. Confartigianato ha organizzato un incontro per aggiornare gli imprenditori sulle novità dell'apprendistato, alla luce della recentissima riforma.
«Non ci aspettavamo una presenza così massiccia - spiega Matilde Petracca, responsabile formazione di Confartigianato - c'erano sessanta artigiani, interessati sulle possibilità di assunzione di apprendisti. È un risultato molto positivo, soprattutto in un momento di crisi economica», numerosissima la categoria dei pittori edili (imbianchini), degli impiantisti (elettricisti e idraulici), parrucchieri, artigiani metalmeccanici e qualche consulente del lavoro.
Gli interrogativi degli artigiani hanno toccato soprattutto le modifiche riguardanti le contribuzioni a carico del datore di lavoro, i finanziamenti per la formazione, le implicazioni dell'obbligo formativo e le modalità di accesso al corso tutor.
«La nuova norma semplifica le regole dell'apprendistato e comporta anche consistenti vantaggi economici, riducendo a meno del 10% i contributi che l'azienda deve sostenere per ciascun apprendista», spiega Giovanni Righetto, responsabile sindacale di Confartigianato.
Le tipologie di apprendistato sono t4: qualificante (per giovani fino ai 25 anni che da diritto a una qualifica di primo livello); professionalizzante (fino a 30 anni); alta formazione (usato soprattutto da laureati e studi professionali); atipico (non ha vincoli di età per l'apprendista, pescato dalle liste di mobilità). Il vantaggio del nuovo apprendistato è di rispondere specificamente alle richieste degli imprenditori:
«Il datore di lavoro ha la possibilità di formare in azienda l'apprendista - spiega Petracca - e questa possibilità risponde esattamente a una richiesta degli stessi imprenditori, spesso insoddisfatti delle nozioni formative degli istituti scolastici e formativi. Resta ovviamente il vincolo della formazione teorica di base (sicurezza, qualità, gestione aziendale e diritti e doveri del lavoratore)».
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