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Martedì 24 Gennaio 2012
Lecco: l'Api si muove
a tutela del made in Italy
Dopo l'esito positivo della battaglia per la fornitura di vestiario di Poste italiane, continua l'impegno di Api Lecco al fianco delle aziende associate del settore tessile per tutelare la correttezza e la trasparenza dei bandi. Lo ha fatto con una lettera che il presidente Riccardo Bonaiti ha scritto al misnistro Corrado Passera.
Ottenuto il congelamento dell'assegnazione delle divise delle Poste a prezzi cinesi, ora l'Api gioca d'anticipo e scrive una lettera al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera: «In previsione delle prossime gare d'appalto per Poste, Ferrovie ed Enel, raccomandiamo al ministro la massima vigilanza sui dispositivi sostanziali e formali dei bandi affinché, nel rispetto della normativa, vengano tutelate e favorite le produzioni realizzate all'interno dello spazio economico europeo», chiede Riccardo Bonaiti, presidente di Api Lecco.
A primavera, è prevista l'assegnazione di commesse per 18 milioni da parte di Poste italiane, per 40 milioni da parte di Ferrovie dello Stato e per 20 milioni per Enel. «Il totale ammonterebbe a 80 milioni di euro - aggiunge Bonaiti - ed in questo periodo di crisi si potrebbe trattare di una boccata d'ossigeno per le aziende del settore, altamente specializzate in questa tipologia di fornitura». Il rischio che si potrebbe correre, viceversa, è che vengano favoriti soggetti di natura commerciale che importano materiale prodotto altrove, senza rispettare alcun tipo di regolamentazione, invece, sulle nostre aziende. «Come Api - sottolinea Bonaiti - abbiamo chiesto che venga tutelato il made in Europe non dando spazio ad iniziative solo commerciali e speculative che si concretizzerebbero nell'importazione di merce prodotta da fabbricanti extra Ue, la qual cosa viene talvolta addirittura giustificata attraverso interpretazioni parziali di taluni cavilli posti nei bandi - ha ribadito Bonaiti -. In parallelo abbiamo inoltre chiesto che venga promossa una maggiore e più severa attività di controllo nelle aziende aggiudicatarie degli appalti così da garantire la qualità del prodotto e il rispetto dei disciplinari di produzione».
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