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Mercoledì 07 Novembre 2012
Lecco: laminatoio Arlenico
i dipendenti in presidio
I dipendenti del laminatoio dell'Arlenico hanno deciso di presidiare in modo permanente l'ingresso della fabbrica. La decisione dopo aver constatato che in magazzino non c'è la materia prima per continuare la produzione. Il futuro della fabbrica è sempre più incerto.
Insomma, non c'era lavoro. Svanita la possibilità di poter tenere occupata la testa con le classiche otto ore di lavoro in fabbrica, ecco che i pensieri e i timori si sono fatti più consistenti e per tutti i quaranta il quesito è stato lo stesso: «Il lavoro è finito. È la fine?».
Una domanda che da pensiero si è fatta parola, esasperazione e arrabbiatura, tanto che i quaranta dipendenti del primo turno hanno chiamato i loro sindacalisti per dirgli: «Noi usciamo dai cancelli in presidio perché qui non c'è più nulla da fare». Una scelta improvvisa ma non troppo, dal momento che i timori sul futuro dello stabilimento Arlenico Lucchini sono tanti e i problemi si stanno trascinando da tempo. Un paio di settimane fa il direttore delle risorse umane del gruppo Lucchini, Riccardo Grilli, aveva annunciato la chiusura dello stabilimento lecchese da sabato 10 novembre alla fine di gennaio per un grosso calo di commesse.
Ma il materiale è finito prima del previsto e i lavoratori si sono sentiti presi in giro: «Non erano questi gli accordi - spiega Mauro Castelli della Fiom Cgil, che sta seguendo la vicenda insieme ai colleghi sindacalisti Giovanni Gianola della Fim ed Emilio Castelli della Uilm - abbiamo contattato l'azienda e loro si sono giustificato parlando di "incomprensioni"».
Quindi, mentre i 40 lavoratori hanno iniziato a manifestare ai cancelli dell'azienda, le rsu aziendali hanno bussato alla porta del responsabile produzione della sede lecchese per chiedere delucidazioni sull'assenza di lavoro: «Hanno risposto che il lavoro è finito - riportano i sindacalisti - e che quindi per il momento non si lamina più niente. È l'incertezza per la continuità produttiva dello stabilimento a preoccupare».
Tutti i 100 dipendenti dello stabilimento di Lecco hanno deciso di convocare un'assemblea permanente che durerà finché l'azienda non darà una risposta chiara e precisa su quello che succederà all'Arlenico dal 2013 in poi. «Dalle sette del mattino a tarda sera i lavoratori presidieranno l'azienda e soprattutto il magazzino dei prodotti finiti. Ci sono in pronta consegna matasse di vergella per un valore complessivo di quasi 400 mila euro e di qui non si muoverà nulla finché l'azienda non darà una risposta ai dipendenti».
L'incontro con Grilli è stato calendarizzato per giovedì 22, ma il sindacato farà il possibile per anticipare quella data. Nel frattempo i dipendenti non lasceranno l'azienda, nonostante la chiusura annunciata per il prossimo 10 novembre.
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