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Martedì 19 Aprile 2011
Lecco: l'addio della Cgil
a Remo Viganò
C'era la Cgil a dare l'ultimo saluto a Remo Viganò, l'ex segretario generale della Camera del lavoro di Lecco, morto all'improvviso (un infarto) a 81 anni. La cerimonia funebre è stata celebrata in forma civile nel salone di via Besonda.
Un incontro tra almeno tre generazioni di sindacalisti e lavoratori: gli ottantenni che hanno vissuto le asprezze e forse l'entusiasmo del dopoguerra, i sessantenni dell'autunno caldo, e i quaranta-cinquantenni della chiusura delle grandi fabbriche e della polverizzazione dei posti di lavoro. Nella sua attività di sindacalista ("Vissuta con grande tensione ideale e come una passione e non come un lavoro", ha precisato Pio Galli), Viganò ha attraversato da protagonista tutti questi momenti dell'industria lecchese. Sempre attento "alle esigenze dei lavoratori - ancora nel ricordo di Pio Galli - e convinto che l'unità dei sindacati sia un valore fondamentale". Via Besonda è stata per tanti anni la sua casa. Lui, Viganò, l'aveva voluta insieme ad Antonio Gilardi (allora segretario della Cisl) che ha partecipato alla cerimonia, salutato da un applauso. A ricordare la figura di Viganò si sono succeduti Wolfango Pirelli (segretario generale della Camera del lavoro), Vanni Galli (ex segretario), Franco Casiraghi (ex segretario dello Spi-Cgil), Diego Riva (segretario della Fiom), Sergio Pomari (segretario dello Spi-Cgil) e Pio Galli (ex segretario nazionale della Fiom). Una parola, un aneddoto per ricordare quello che tutti hanno definito un grande sindacalista.
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