Lecco. L’acciaio è ancora poco rosa

Maria ai vertici di Eusider

La siderurgia al femminile: è a questo aspetto che è stato dedicato l’ultimo webinar di Siderweb. Nel comparto siderurgico, le donne sono soltanto il 5% degli occupati.

Se si guarda alla prima trasformazione dell’acciaio, il “gender gap” si riduce: le donne occupate sono circa il 13%. Ma il divario resta altissimo con quanto rilevato per il mercato del lavoro in generale (38%), e per l’industria in particolare (27%, costruzioni escluse - fonte: Istat, 2017).

Siderweb si è voluta concentrare sull’esperienza di alcune manager ai vertici di grandi aziende del comparto. Tra queste, anche Maria Anghileri, Coo di Eusider, gruppo che supera il 25% in termini di tasso di occupazione femminile. La giovane dirigente rappresenta la quarta generazione alla guida del gruppo e la prima donna a entrare nel ristretto gruppo di dirigenti.

Dopo la laurea in Giurisprudenza alla Bocconi, però, non ha subito fatto il suo ingresso nell’azienda di famiglia, ma ha lavorato per quattro anni in uno studio legale di Milano.

«Questo – ha spiegato – mi ha permesso di capire la mentalità e le dinamiche di chi lavora per qualcun altro. È stata un’esperienza importante, che ha facilitato il mio ingresso in azienda perché avevo il vantaggio di conoscere le aspettative delle persone con cui collaboro».

La sua attenzione si è quindi spostata sul ruolo generalmente occupato dalle donne. «Anche confrontandomi con le mie coetanee mi sono resa conto che anche quando si fa parte di team e di progetti importanti, giunti al momento della scelta finale il numero di donne coinvolte diminuisce. Questo però non deve essere un ostacolo ma uno stimolo per far sentire con più forza la nostra voce e trasmettere la nostra visione. A volte, anche avere uno scalino in più da salire può trasformarsi in una sfida e quindi in un modo per crescere».

Nel suo caso, Maria Anghileri è stata la prima donna ad accedere al gruppo dirigenziale di Eusider. «Ho avuto la fortuna di entrare a far parte di un gruppo sano, che opera da 40 anni nel settore siderurgico con risultati positivi. È un privilegio che ha richiesto umiltà, al fine di capire cosa funzionasse nel gruppo, arme vincenti e pregi, per entrarvi nel modo migliore. Resto comunque convinta che le nuove generazioni debbano avere il coraggio di presentare le proprie idee, perseguirle e cercare di attuarle. E’ quello che sto cercando di fare, e che in parte ho fatto, in questi anni».