Economia / Lecco città
Lunedì 22 Agosto 2016
Lecco. La Cassa integrazione
Gli artigiani soffrono
Secondo i dati Uil nei primi sette mesi del 2016 hanno aumentato del 27% le ore rispetto all’anno precedente
Ancora difficoltà per l’economia lariana, con la cassa integrazione in deroga che continua a crescere in particolare nel settore artigianale.
Migliorano leggermente, invece, i dati sulla cassa integrazione straordinaria. Non è un quadro confortante quello che emerge dall’ultimo rapporto della Uil del Lario relativo all’andamento dei primi sette mesi del 2016, dal quale emerge una brusca frenata dell’economia rispetto agli stessi mesi del 2015.
Preoccupa in particolare il dato sulla cassa integrazione in deroga, la cui richiesta a Lecco è cresciuta del 15,2% e del 14,3% nella provincia di Como, confermando il trend negativo di tutta la regione Lombardia (+ 17,4 %), in controtendenza rispetto alla media nazionale che ha visto invece le ore di cassa in deroga scendere del – 27,2%.
Il settore maggiormente in difficoltà è ancora una volta quello dell’artigianato, che in questo inizio anno a Lecco è cresciuta del 27,1%, e a Como ha visto incrementare la richiesta della cassa integrazione addirittura del +103,2 % ed una media nazionale del +6,8%. Il dato medio della Lombardia è di un aumento del + 47,5%.
Tra i settori che hanno resistito meglio – o che addirittura hanno migliorato la propria condizione - e che quindi hanno chiesto meno cassa integrazione in deroga troviamo invece il commercio (-11,4%), l’industria (-29,3%) e l’edilizia (-47,%). Migliorano leggermente, invece, i dati relativi alla cassa integrazione straordinaria: secondo il rapporto della Uil nei primi sette mesi del 2016 a Lecco il calo è stato del 56% (per un totale di 1.563.657 ore di cassa straordinaria) mentre a Como sono state autorizzate 3.973.271 ore di cassa integrazione straordinaria, con un calo del -8,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo a fronte di un dato italiano che ha invece segnato un rialzo (+9,7%); un segno, questo, che evidenzia come il processo di riorganizzazione iniziato dalle imprese in questi 9 anni di crisi economica si stia in quale modo stabilizzando.
In generale, a Lecco i lavoratori in cassa integrazione in questo 2016 sono stati 2.559, con un calo rispetto al 2015. A Como stati oltre 4mila(per la precisione 4.654), con un calo di 1713 unità da attribuirsi per la maggior parte all’industria (-1582); percentuali molto più basse invece per l’edilizia (- 195) ed il commercio (- 50).
«Le richieste di cassa integrazione nei primi sette mesi di quest’anno – spiegano dalla Uil dei Laghi - dimostrano che la ripresa economica nei nostri territori è debole, non in grado di dare una reale svolta alla crescita economica. Tutto ciò conferma che il paese ha bisogno di una politica economica espansiva ed aggressiva di sviluppo e di sostegno alla domanda interna, che può e deve trovare soluzione nella legge di stabilità 2017, attraverso - sottolineano alla Uil - un sostanziale taglio delle tasse che gravano sui lavoratori e pensionati, nel rinnovo dei contratti pubblici ed investimenti di opere infrastrutturali pubbliche per rilanciare i cantieri».
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