Homepage / Lecco città
Giovedì 15 Novembre 2012
Lecco: intesa alla Celestri
In mobilità 18 persone
Alla Celestri, la controllata lecchese del Gruppo Riva, leader italiano nel mondo dell'acciaio, c'è l'accordo per la messa in mobilità di diciotto lavoratori su un organico complessivo di 52 dipendenti.
Celestri, satellite del famoso gruppo Riva, proprietario dell'Ilva di Taranto è un'azienda nata nel 1912 a Lecco che si occupa della commercializzazione di prodotti siderurgici destinati per lo più alle piccole e medie imprese del territorio. L'azienda ha il suo quartier generale a Lecco, dove ci sono 21 dipendenti, mentre in Lombardia le maestranze complessive sono 52 dipendenti (Como e Gallarate sono le atre due sedi).
La contrazione degli ordini e la crisi del settore ha spinto l'azienda ad avviare due anni fa la cassa integrazione straordinaria che ora sta giungendo al termine, per questo l'azienda ha deciso di ridurre l'organico e di mettere in mobilità una quindicina di dipendenti. L'azienda e il sindacato hanno trovato un accordo che prevede la messa in mobilità di 18 lavoratori con una formula di non contrapposizione.
«La procedura sarà quindi aperta volontariamente da quei dipendenti che non si opporranno alla proposta dell'azienda di entrare in mobilità - spiega Celestino Comi della Cisl di Lecco - Tuttavia abbiamo motivo di ritenere che non saranno più di tredici le persone disposte a lasciare il posto di lavoro, molti dei quali raggiungeranno i requisiti per il prepensionamento».
Da qui la decisione di avviare un percorso di flessibilità per consentire agli altri 39 lavoratori di mantenere il posto di lavoro: «La formula di flessibilità prevede una riduzione dell'orario medio di lavoro a meno di periodi di alta stagionalità - spiega Comi - A questo si aggiunge un sistema di compensazione attraverso la banca delle ore e la disponibilità dei dipendenti a trasferte periodiche nelle altre sedi produttive lombarde per rispondere alle esigenze dell'azienda. Questo accordo consentirà di mantenere l'occupazione anche in tempi di bassa stagionalità o calo di commesse dovuto alla crisi senza dover ricorrere ad ammortizzatori sociali o altro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA