Cronaca / Lecco città
Venerdì 29 Gennaio 2016
Lecco. «I commercianti
Nuova immagine»
Il presidente uscente Ciresa traccia le tappe del decennio che ha «fatto cambiare idea alla gente»
Gli anni della crisi e delle difficoltà. La cosa più gratificante? «Ci siamo aperti al territorio, i risultati si vedono»
Scade dopo due mandati consecutivi la presidenza Ciresa in Confcommercio, alla fine di un decennio iniziato nei tempi proficui precedenti alla crisi ma quando già gli effetti di quel “cambio” scriteriato delle mille lire pari a un euro (anziché quasi due) stava mettendo in ginocchio il potere d’acquisto degli italiani. La crisi economica ha fatto il resto portandosi dietro disoccupazione e nuove povertà, quindi svuotando i negozi dai clienti e costringendo a chiudere tanti esercizi spesso di esperienza secolare.
Ciresa si è trovato a gestire per i suoi iscritti un cambiamento economico e culturale epocale che ha chiuso un’era e ne ha aperta un’altra, come sta accadendo in fondo all’intero sistema economico locale che con l’accorpamento obbligatorio della Camera di Commercio con altri enti confinanti (Monza o Como, o entrambi) si prepara a rivedere strategie e a ripensare la distribuzione dei propri pesi su un’area più vasta. E anche in questo processo Ciresa, con tutte le associazioni rappresentate in Camera di Commercio, è pienamente coinvolto.
Ora Ciresa lascia e, come ha anticipato, indica il successore ideale in Antonio Peccati, ora vicepresidente vicario. No comment dall’interessato su una possibile candidatura («E’ presto...» ci dice). Certo, non è un’investitura. A decidere, in maggio, sarà il nuovo Consiglio che uscirà dall’assemblea di aprile, ma Ciresa ci spiega che «è la candidatura giusta su un uomo che crede fortemente nel turismo. E ciò che vogliamo fare è inserire il più possibile in associazione ai posti di comando persone che credono con decisione in questo settore ».
Ciresa spiega che con Peccati ha condiviso le strategie associative e, spiega, «la nuova Confcommercio ha avuto un suo fondamentale contributo. Conosce le aziende, i settori, ha il polso totale dell’associazione, dov’è apprezzato e condiviso. Spero che accetti».
Sul suo bilancio di presidenza afferma di aver «visto cambiare l’associazione da un assetto molto verticistico, dove il presidente era una sorta di padre padrone, a una situazione molto più democratica, con responsabilità varie distribuite su più persone». Così dal Fondo di Garanzia alla società, al Caf per la formazione professionale, a Lecco Terziaria che gestisce temi fiscali e sindacali, oggi ognuna ha un presidente e un suo consiglio, «con meccanismi di alternanza fra le varie cariche».
E aggiunge che ciò che più lo gratifica «è essere riusciti tutti insieme a cambiare il parere della gente sulla figura del commerciante, visto tradizionalmente come figura concentrata solo su sé stesso e sul proprio profitto. Ci siamo aperti alla vita del territorio con eventi culturali e aprendo il palazzo, e ciò ha cambiato il nostro rapporto coi cittadini».
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