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Lunedì 09 Gennaio 2012
Lecco: in Guinea Bissau
per aiutare padre Roberto
Molla tutto e parte per la Guinea Bissau per aiutare padre Roberto Donghi, missionario in Africa, originario di Lecco, rione San Giovanni. Il lecchese Marco Maggioni ha 56 anni, da qualche mese è in pensione. Ora è in Africa, dove rimarrà per quattro mesi e mezzo per costruire l'intero acquedotto del villaggio.
Ad attenderlo, un'enorme mole di lavoro sull'unica isola abitata delle Bijgagos, le isole della Guinea Bissau patrimonio dell'Unesco perché patria delle tartarughe marine e degli ippopotami, dove è stato inviato missionario padre Roberto Donghi lo scorso mese di febbraio. «Su queste isole manca tutto, anche il minimo indispensabile per sopravvivere», racconta Maggioni.
Padre Donghi, che di anni ne ha 38, vive in Africa dal 2002 e da quest'anno è stato trasferito in Guinea Bissau. Un gruppo di lecchesi ha creato un'associazione, Tagme, per aiutare "Padre Robi". È scattata la corsa della solidarietà: «Alcuni hanno donato dei soldi - continua Maggioni - un'azienda ha regalato la cisterna per l'acqua, un'altra le tubature. Un'impresa edile ci ha fornito i ponteggi per lavorare». Tutto il materiale è stato messo in un container e spedito mesi fa. Il 9 dicembre l'enorme pacco dono è arrivato in Guinea e da questa settimana Maggioni, insieme al lecchese Mauro Castelli che resterà insieme a Maggioni fino alla prima settimana di gennaio, si occuperanno del trasporto dei materiali dal continente all'isola: «Un'impresa non semplice, perché Bijgagos dista sei ore di barca dalla terra ferma».
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