Cronaca / Lecco città
Domenica 15 Giugno 2014
Lecco, «Giuste le decisioni di Renzi
Ma ora le misure vanno applicate»
Alle associazioni imprenditoriali di Lecco piacciono le ultime decisioni assunte dal Governo Renzi in materia economica, anche se avvertono: ora i provvedimenti vanno attuati
Taglio del 10% sulle bollette elettriche delle pmi, bonus per chi investe in nuovi macchinari, dimezzamento della quota per i diritti annuali camerali sono le principali misure riservate alle aziende dal decreto su crescita e semplificazioni del Governo.
In aggiunta, le misure di semplificazione e ricambio generazionale nella pubblica amministrazione previste dal decreto sono accolte con favore anche dai sindacati.
«Ora – dice il presidente dei costruttori edili Sergio Piazza – aspetto di leggere nel dettaglio il decreto, per capire dove il Governo taglierà per introdurre le novità del decreto. Nel principio – aggiunge – mi sembra tutto positivo, ma abbiamo visto troppe buone leggi che non si sono tradotte nella realtà».
Quella del Governo «è la direzione giusta. Il 10% di taglio sull’energia – dice il presidente di Confartigianato Daniele Riva – farà la differenza soprattutto se aggiunto al 10% di risparmio che già le nostre aziende ottengono comprando energia dal nostro consorzio Cenpi, mentre sul bonus macchine mi auguro che possa ridare slancio a investimenti ormai fermi da troppi anni».
Dubbi, invece, dalla Cna sul bonus: «Bisogna vedere – dice la presidente Giovanna Picariello – a che fascia d’investimenti sarà dedicato, visto che già la ex Sabadini interviene per investimenti che però partono dai 20mila euro». Sui tagli di costi spiega che «fanno notizia ma bisogna vedere se a monte c’è qualcosa che li sostenga. A Lecco abbiamo una Camera di commercio che riversa risorse sul territorio e che, con l’ente di Como, ci ha aiutati di recente nella nostra prima fiera Mab. Tuttavia – aggiunge – serve una riforma che incida nel mettere uno stop a presidenze troppo lunghe nel tempo e nel ridurre i compensi degli alti funzionari».
«A piccoli passi qualcosa si sta concretizzando», dice il presidente della Cdo Marco Giorgioni, secondo il quale «data la scarsità generale di risorse non possiamo aspettarci interventi consistenti e strutturali». Giorgioni ribadisce il suo sì «al mantenimento dell’autonomia camerale, pur consapevoli che non sempre nel Paese il sistema ha mostrato efficienza. La Camera lecchese – conclude – ha lavorato bene quindi noi sosteniamo continuità e obbligo di iscrizione».
Ad avanzare dubbi sul taglio della bolletta elettrica è il vicepresidente di Api Lecco Oriano Lanfranconi: «Non è chiaro quale voce della bolletta sarà tagliata. Se è un taglio alla sola quota delle accise di Stato siamo ben lontani da un calo del 10% del costo. E, del resto, in un mercato liberalizzato, dove ad esempio il nostro consorzio Adda Energia compra elettricità anche dall’estero, mi chiedo come si possa dire ai fornitori privati di accettare il 10% in meno. Ma aspettiamo di leggere a fondo, a giorni, il decreto».
Sulla previsione di 15mila giovani in ingresso nella pubblica amministrazione con il ricambio generazionale il segretario generale della Cgil Wolfgango Pirelli parla di «scelta saggia per la fuoriuscita di chi ha maturato l’età pensionabile, cosa che sosteniamo da tempo. Ma per i giovani il Governo non prevede livelli negoziali contrattuali, quindi è difficile prevedere tutti questi nuovi ingressi».
«E’ una misura ragionevole», spiega il segretario generale aggiunto della Cisl Valerio Colleoni. «Se si riuscirà a dare lavoro ai giovani usando risorse ora utilizzate da lavoratori che hanno maturato l’età pensionabile si alleggerirà la dirigenza e la struttura della pubblica amministrazione».
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