Lecco: frena la corsa
della cassa in deroga

La curva delle richieste di cassa integrazione straordinaria in deroga smette di crescere e cambia rotta. A fine novembre le richieste di cigs in deroga sono state 1.180, di cui 954 proroghe, cioè richieste presentate da aziende in crisi cronica e che continuano ad avere bisogno, e 228 nuove domande. Mentre i lavoratori coinvolti sono stati 5.260

g.morassi

LECCO - Una decisa flessione. La curva delle richieste di cassa integrazione straordinaria in deroga smette di crescere e cambia rotta. A fine novembre le richieste di cigs in deroga sono state 1.180, di cui 954 proroghe, cioè richieste presentate da aziende in crisi cronica e che continuano ad avere bisogno di un ammortizzatore sociale per continuare a esistere, e 228 nuove domande. Mentre i lavoratori coinvolti sono stati 5.260. I dati sono stati comunicati dall'amministrazione provinciale in occasione del periodico incontro con le parti sociali - associazioni di categoria e sindacati – per capire a che punto è la crisi e la ripresa. A metà ottobre le domande erano state 1.036 (di cui 916 proroghe e 222 nuove richieste) con un coinvolgimento di 5.087 lavoratori. Lo scorso mese le richieste erano cresciute del 32,61% rispetto al mese di ottobre dell'anno precedente. Mentre a fine novembre l'aumento è stato contenuto a un più 27%. Sempre di aumento si parla, ma comunque in flessione rispetto al mese precedente: "Ciò significa che il tasso di ricorso alla cassa in deroga si è ridotto. Questo può significare che le imprese stanno, seppur lentamente, uscendo dalla crisi e complessivamente richiedono ammortizzatori sociali con meno frequenza. Il fatto che la cassa integrazione in deroga sia ancora così tanto utilizzata deriva dal fatto che molte medie e grandi aziende, avendo terminato il ricorso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria, hanno richiesto l'uso dello strumento in deroga. Inoltre molte delle imprese che oggi stanno particolarmente patendo i morsi della crisi sono di dimensioni piccole e piccolissime e quindi hanno a disposizione solo la cassa in deroga". L'altro motivo che spinge le aziende a ricorrere con minore frequenza alla cassa integrazione in deroga deriva dall'incertezza del rifinanziamento dello strumento a gennaio del prossimo anno. Infatti lo strumento è stato finanziato dalla Regione per i prossimi 30 giorni, cioè fino alla fine dell'anno, mentre non è ancora possibile stabilire cosa succederà il prossimo anno. "Siamo stanchi delle conferme verbali, delle dichiarazioni per cui i soldi ci sono e basta restare tranquilli – dicono dalla Cisl - . L'accordo per la cassa in deroga arriverà, dicono, però oggi in sua assenza abbiamo 1200 richieste da parte delle aziende e circa 5.300 lavoratori per i quali non si può decretare perché la data della richiesta va oltre il 31 dicembre. Siamo gente seria, vogliamo rispetto per noi e per i lavoratori che rappresentiamo. Purtroppo il basso livello di qualità ed efficacia della politica ci sta presentando un conto di irresponsabilità che non possiamo più permetterci in una fase della crisi ancora così ricca di instabilità e pericoli".

Economia / Lecco città

Giovedì 02 Dicembre 2010

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