Cronaca / Lecco città
Martedì 30 Settembre 2014
Lecco: la Fim protesta a Roma
«Subito interventi per l’industria»
La Fim-Cisl (la categoria dei metalmeccanici) lecchese partecipa martedì 30 settembre alla manifestazione che si terrà a Roma davanti a Palazzo Chigi
La Fim-Cisl (la categoria dei metalmeccanici) lecchese partecipa martedì 30 settembre alla manifestazione che si terrà a Roma davanti a Palazzo Chigi.
L’iniziativa è stata convocata «per chiedere - spiega Enrico Civillini, segretario della Fim Lecco, Monza Brianza - al Governo di mettere al centro il lavoro ed il rilancio del settore industriale e di smetterla di perdere tempo con l’articolo 18 e lo Statuto dei lavoratori. Temi questi ultimi - continua il numero uno dei metalmeccanici della Cisl - che, a differenza di quanto dichiarato da Squinzi, non interessano nemmeno agli industriali italiani, che sono più interessati ad altre tematiche riguardanti il mondo del lavoro».
Secondo le tute blu della Cisl per rendere attrattivo il nostro Paese agli occhi degli investitori sono necessario interventi che migliorino la competitività del sistema. Le imprese investono dove possono avere maggiori garanzie sul ritorno degli investimenti. E dove i costi non pesano troppo sui conti economici.
«Nel merito - sottolinea Enrico Civillini - il Governo dovrebbe occuparsi di rilanciare il settore industriale agendo sui temi che ne impediscono lo sviluppo. Il tema del costo dell’energia ci sembra che sia stato abbandonato e non sia più all’ordine del giorno, questione che pone le aziende italiane in difficoltà competitiva con le aziende estere».
Secondo il numero uno della Fim-Cisi, «la questione del rapporto industria e ambiente è irrisolto ed è un altro fattore di scarsa competitività del settore produttivo italiano.
C’è poi l tema del costo del lavoro e la differenza tra retribuzione reale del lavoratore e costo per le aziende». Che è poi il tema del cuneo fiscale. Altri fattori che penalizzano il nostro paese sono la corruzione, il carico fiscale, i ritardi e le inefficienze del sistema burocratico, il prevalere di logiche che poco hanno a che fare con la concorrenza e la meritocrazia.
In definitiva, oggi la Fim-Cisl chiederà vengano rimossi i fattori che «sono di ostacolo alla competitività delle aziende italiane e quindi, di conseguenza, impattano direttamente sull’occupazione e sui lavoratori. Per questi motivi la Fim Cisl Monza Brianza Lecco sarà presente alla manifestazione assieme ai lavoratori delle aziende del territorio che porteranno la loro voce al Governo, per far presente con forza la situazione di crisi delle varie aziende. La Fim - conclude Civillini - ritiene che la manifestazione di oggi sia un’iniziativa che metta all’attenzione generale il vero problema del settore industriale italiano. E’ inutile perdere tempo su temi che servono solo a fuggire da decisioni che il Governo deve prendere se davvero vuole impegnarsi per il futuro dell’industria italiana».
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