Cronaca / Lecco città
Venerdì 16 Ottobre 2015
Lecco: la fiducia prende forza
Ogni giorno nascono 5 imprese
In un anno la costituzione di nuove aziende è cresciuta del 25%
La classifica delle aperture è guidata dal commercio, segue l’edilizia
L’uscita dalla crisi passa anche attraverso segnali di ottimismo quali l’incremento del numero di nuove aziende: nella prima parte del 2015, la tendenza è stata di crescita in tutta la Regione e Lecco non ha fatto eccezione, mettendo a segno un ottimo +25% rispetto all’anno precedente.
Sono ben 186 le imprese che vengono avviate, mediamente, ogni giorno in tutta la Lombardia: un dato assolutamente rilevante già di per sé, ma ancor di più se confrontato con il dato relativo al 2014, quando erano 162. Dunque, a fine anno il totale sarà senza dubbio complessivamente importante, considerato che nei soli primi sei mesi il saldo è attivo per ben 34mila unità.
Superfluo sottolineare che la parte del leone la faccia Milano, dove da gennaio a tutto giugno hanno intrapreso 14mila nuovi operatori. Alle spalle del capoluogo Brescia con 4mila; quindi Bergamo con 3mila, Monza con 2.700, Varese con 2.500, Pavia con 1.700.
Se in termini assoluti Lecco non occupa le prime posizioni, con le sue 900 nuove aperture tonde, percentualmente il discorso è differente, in quanto la media regionale parla di un incremento del 15%, mentre a Lecco si va ben oltre: passando da 4 a 5 nuove imprese attivate quotidianamente, la crescita lecchese si attesta al 25%, con una proiezione che parla di 1.800 avviamenti rispetto ai 1.500 dello scorso anno.
L’indagine, effettuata dalla Camera di commercio di Milano su dati del Registro delle imprese, tiene in considerazione comunque non soltanto le imprese ex novo, ma anche cambiamenti, modifiche, assestamenti d’impresa.
Il settore più movimentato, inevitabilmente, è quello del commercio, che nel primo semestre ha registrato 6mila aperture. Distaccate le costruzioni (4mila) e ancor di più manifatturiero e ristorazione (2mila). Il trend trova conferma anche nel Lecchese: 174 i tagli del nastro di nuove aziende del commercio, davanti a 146 delle costruzioni. Sul terzo gradino del podio (53) le attività professionali, scientifiche e tecniche. A 52 il manifatturiero, mentre le attività di alloggio e ristorazione (48) superano di poco quelle di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (45).
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