Lecco: festa dell’Arma, bilanci e vicinanza

Settecento interventi in soccorso della popolazione: sul lago, in montagna, nella quotidianità. Nel bilancio di un anno di attività oltre 190 arresti, 38 per violenza sulle donne

Un codice rosso ogni due giorni e un totale di quasi duecento arresti negli ultimi dodici mesi. Sono questi i numeri che descrivono l’attività svolta dai carabinieri nel corso degli ultimi dodici mesi, diffusi ieri a margine delle celebrazioni per il 210esimo anniversario dalla fondazione dell’Arma.

Nel dettaglio i carabinieri lecchesi, fra giugno 2023 e maggio 2024, hanno arrestato 193 persone e ne hanno denunciate 1863, perseguendo circa l’84% dei reati denunciati nella provincia. In totale oltre 20mila attività di pattugliamento sono state svolte sul territorio.

Inoltre, delle 146 denunce per “codice rosso” (quindi violenze di genere), 38 sono state tramutate in arresto, 14 in divieto di avvicinamento, una in obbligo di dimora e cinque con l’allontanamento dalla casa familiare.

La cerimonia

Le celebrazioni lecchesi per i 210 anni dell’Arma si sono tenute ieri mattina nella sede dl comando provinciale le in corso Carlo Alberto. In occasione, dunque, della ricorrenza che ricorda la data del 5 giugno del 1920, quando la bandiera dell’Arma venne insignita della prima medaglia d’oro al valore militare per il comportamento tenuto nel corso della Prima Guerra Mondiale.

A fare gli onori di casa il Comandante provinciale, il colonnello Alessio Carparelli, che ha preso la parola dopo la lettura del messaggio augurale del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell’ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma. Prima del suo intervento ha chiesto un momento di raccoglimento per ricordare la recente scomparsa di due militari dell’Arma, il luogotenente Iuele e il vicebrigadiere Caponiti, che sono venuti a mancare anticipatamente.

L’impegno

«Oggi è la festa dei Carabinieri – ha esordito Carparelli –. Uomini e donne che hanno scelto di servire la Nazione in armi, lontano da casa e dai propri affetti. Sovente catapultati in territori nuovi e sconosciuti, imparando, sino dalla giovane età, a sacrificarsi per mettersi al servizio delle comunità che ci accolgono e che oggi ringraziamo ancora una volta. Un territorio, quello del nostro paese, che oggi più che mai ha bisogno di essere protetto alla luce di quello che sta accadendo nel mondo».

Sono testimonianza dell’impegno rimasto costante nel corso dell’anno sono anche in numerosi interventi che si sono svolti in ambito montano e lungo il bacino lacustre, nello specifico: «oltre 700 interventi di sostegno alla popolazione nel territorio, di cui 150 svolti sulle piste dei Piani di Bobbio e 350 nelle acque del lago di Como» ha sottolineato Carparelli.

«Uno speciale ringraziamento va a tutti i carabinieri che operano in questa provincia ogni giorno – ha detto in conclusione il Comandante augurando buona fortuna -,affrontando i vostri compiti con passione e semplicità, sapendo che la simpatia e la stima della gente sarà per il più ambito dei riconoscimenti».

Encomi

A conclusione della cerimonia sono state consegnati riconoscimenti ai carabinieri del Comando provinciale che si sono distinti in particolari operazioni di servizio.

Di fronte alle massime autorità civili militari e religiose della provincia sono stati premiati sei carabinieri: il maresciallo ordinario, Vincenzo Ferrara, il brigadiere Tommaso Longo e il carabiniere Giusi Grillo della stazione di Olginate; il vice brigadiere Federico Puorro dei carabinieri di Merate e infine i carabinieri Michele Mascolo e Lorenzo Biasella della stazione di Valmadrera.

Lecco: festa dell'Arma, bilanci e vicinanza

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