Lecco, fedeli in processione per il Corpus Domini: «Testimoniamo la fede»

Le strade cittadine sono state attraversate ieri sera dalla processione del Corpus Domini. Come da tradizione, la processione è partita alle 20.30 dalla chiesa parrocchiale dei santi Protaso e Gervaso di Castello ed ha percorso le vie della città di Lecco passando da via Fogazzaro, Corso Matteotti, via Papa Giovanni XIII, via Palestro, via Parini, via Bixio, via Sirtori, via Nava, via Tarelli, via Lungolario Cesare Battisti, Piazza Cermenati.

La conclusione è avvenuta sul sagrato della Basilica di San Nicolò e la cerimonia è terminata all’interno di San Nicolò con la benedizione e la preghiera conclusiva. Animata dai cantori delle chiese della città di Lecco e dal Corpo musicale “Alessandro Manzoni”, ha testimoniato in modo concreto la fede di un’intera comunità.

«La processione del Corpus Domini – ha precisato monsignor Davide Milani, prevosto di Lecco – non è una semplice azione liturgica, è molto di più. Con questo gesto vogliamo celebrare questo Dio che ci offre il suo corpo ed il suo sangue». La processione del Corpus Domini coinvolge da sempre tutte le parrocchie lecchesi ed anche la partenza dalla parrocchiale di Castello non è una scelta casuale, è una tradizione che risale al 1605. Sin da allora, infatti, il cardinale Federico Borromeo stabilì che ogni anno, per la festa del Corpus Domini, il prevosto di Lecco andasse a cantar messa nella chiesa di Castello e, poi, da lì prendesse avvio la processione alla quale dovevano partecipare i curati e le popolazioni della pieve. Così è accaduto anche ieri sera, più di quattrocento anni dopo quel 1605.

Per le nostre comunità parrocchiali questa festa è importante a più livelli. Viene celebrata nelle singole parrocchie, ma ha, poi, questo momento comune rappresentato dalla processione, che sfila per le vie della città ed è così una riflessione per tutti. E’ una forte testimonianza perché con la processione del Corpus Domini la comunità religiosa lecchese esce dalla chiesa e attraversa la città in segno di unità. «Il dono che Dio fa di se stesso deve interrogare la nostra fede – ha spiegato ancora monsignor Milani – ed in particolare ci chiede se questa nostra fede abbia una realizzazione concreta nel rapporto con gli altri e nella vita vera che Dio ci ha donato. Il Signore è il nostro alleato e cammina con noi, non ci abbandona e per questo noi dobbiamo testimoniarlo tutti i giorni.

Abbiamo bisogno di camminare insieme, ma lo dobbiamo fare dietro al Signore, che si dona e ci chiede di donare. Questo riconoscersi intorno a Dio è un richiamo forte, perché deve farci capire che nella diversità dei compiti e dei pensieri il nostro cammino è comune se ci riconosciamo in Cristo. È questo suo impegno ad essere con noi sempre il fatto che ci raccoglie. La partecipazione di ciascuno alla processione è determinante per testimoniare il bisogno che abbiamo della compagnia di Gesù. Dio è sempre il nostro alleato e se preghiamo è per ricordare che ha donato il suo corpo ed il suo sangue per noi».

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