Lecco, Enzo Jannacci
e le campane di Germanedo

A Lecco per due concerti, uno nel 1991 al parco dell'Eremo e uno al Sociale nel 2003, Jannacci ha lasciato un ricordo indelebile in coloro che lo hanno applaudito

LECCO - A Lecco per due concerti, uno nel 1991 al parco dell'Eremo e uno al Sociale nel 2003, Jannacci ha lasciato un ricordo indelebile in coloro che lo hanno applaudito. Così come a Monticello Brianza, dove nel 2008 partecipò a "Musicomedians". Trasgressivo e immediato sul palcoscenico, oppure svagato, dall'eloquio non propriamente fluido (la sua dannazione di artista), in lui ciò che sembrava improvvisazione novanta su cento non lo era, almeno quando si trattava di musica.
Eppure nei suoi concerti era capace di interrompersi e mandare un "fuori onda". Come quando al parco dell'Eremo se la prese con le campane della chiesa vicina. O quando al Sociale, fra vecchie canzoni e brevi inserti, interventi sulla guerra e la Cirami, decise di parlare delle scelte di Tremonti in materia di tagli alla Sanità, chiosando: «su chi non ha decenza e mai ce l'avrà, su chi non ha rispetto e mai ce l'avrà, su chi non ha vergogna», (cover rivisitata di Chico Buarque de Hollanda).
Il suo recital concerto al Sociale era all'interno di un breve ciclo dedicato al Teatro e alla Musica di Lombardia

© RIPRODUZIONE RISERVATA