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Mercoledì 19 Ottobre 2011
Lecco: un eliporto al Bione
per volare a Malpensa
Un eliporto a Lecco, destinato a chi ha poco tempo e vuole spostarsi per lavoro in tempi rapidi da una località all'altra ma soprattutto verso gli aeroporti. Ma anche un eliporto che si integri col bisogno di servizi turistici e di pubblica utilità.
Lo studio delle aree su cui realizzarlo è nelle mani di Regione Lombardia, che nello specifico non si è ancora pronunciata, anche se un'altra ipotesi, quella della realizzazione nella zona del Bione, continua ad essere quella più probabile.
Il progetto, promosso tempo fa da Franco Keller, imprenditore e past president di Confindustria Lecco, è ora in fase di studio avanzato da parte di The European House-Ambrosetti, di Agusta Westland e della direzione generale infrastrutture della Regione Lombardia. In villa Orsini a Imbersago, c'è stata la prima importante uscita pubblica di "Vertipass", dove i protagonisti direttamente coinvolti negli studi di fattibilità hanno incontrato i rappresentanti istituzionali sia politici che d'impresa dell'area di Lecco, Como, Sondrio per sensibilizzarli sull'utilità del servizio.
Per l'ad di Agusta Bruno Spagnolini il progetto «renderà più efficiente il nostro sistema industriale e di servizi».
Lo studio messo a punto da Ambrosetti, ha spiegato Paolo Borzatta, senjor partner della società, è ora nella sua seconda fase, quella «di sensibilizzazione degli stakeholder nazionali e locali dal momento che ci sono responsabilità comuni da affrontare in quello che è un progetto strettamente legato alla capacità di innovare del territorio. Ora - ha aggiunto Borzatta - vogliamo sapere se ai territori il progetto interessa; tuttavia è bene che ci si attivi direttamente perchè ora - ha aggiunto con fairplay - le autorità di Governo hanno cose più importanti a cui pensare».
Molto atteso l'intervento di Antonio Rognoni, direttore generale di Infrastrutture Lombardia. Ora è in fase preliminare, poi sarà la volta della localizzazione del progetto e del piano finanziario, due temi su cui il rappresentante regionale non si è sbilanciato. Salvo precisare che il progetto «deve avere una fattibilità economico finanziaria in linea coi tempi, cioè deve autofinanziarsi come accade per tutte le infrastrutture della Regione Lombardia, in un rapporto pubblico-privato con remunerazione del capitale privato aggiuntivo». E con gara pubblica d'appalto, per un progetto che - ha detto Rognoni - riguarderà la rete «Milano Linate, Malpensa, Milano Fiera Expo e Fiera City, Milano Palazzo Lombardia, Lecco, Sondrio, Bergamo Brescia, Mantova e Varese. E integreremo con Torino, Novara, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Verona e Lugano». Quanto costa e dove si farà per ora non si sa.
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