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Venerdì 04 Maggio 2012
Lecco: è fermo
il mercato della casa
Futuro in salita per le imprese edili di Lecco, in base a una ricerca del dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico presentata alla Cisl di Lecco, fino al 2018 la richiesta di nuove abitazioni in regime di edilizia libera sarà pari a zero.
«Da un lato le imprese edili del territorio hanno prodotto più edilizia privata del necessario e tante abitazioni rimangono invendute - spiega Antonello Boatti, docente del Politecnico - Dal 2008 a oggi c'è un eccesso di 395 abitazioni nella sola Lecco città, che diventano 6.711 in provincia, contro un fabbisogno che dal 2008 a oggi è paro a zero». E la stima per il periodo 2009-2018 è impietosa per i costruttori: «A fronte di un fabbisogno di abitazioni in edilizia libera pari a zero, saranno prodotti 160 nuovi alloggi in città e 11.169 in provincia».
«Per noi il mercato edilizio della prima casa è il primo e più importante mercato di sbocco». La constatazione è di Mario Sangiorgio, presidente di Ance Lecco, che sottolinea: «La crisi delle famiglie sta gravemente compromettendo la tenuta del settore», allarma Mario Sangiorgio, presidente di Ance Lecco.
«Il nostro settore subirà uno stravolgimento profondo e passeremo da un mercato dell'offerta a uno della domanda, dovremo quindi abituarci a rispondere alle pressanti richieste di housing sociale che vengono dalla popolazione - spiega il presidente - Se questo eccesso di alloggi in edilizia privata fa pensare a una progressiva scomparsa della necessità del settore edile, ritengo che questa sia una visione piuttosto azzardata di quello che succederà. Al contrario, sono convinto che buona parte dell'attività delle industrie edili continueranno a interessarsi all'edilizia libera, perché c'è ancora una richiesta di abitazioni di elevata qualità estetica e ambientale, di massima efficienza energetica e di alta qualità costruttiva. Questo mercato c'è e resiste».
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