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Sabato 26 Gennaio 2013
Lecco è la capitale
delle catene da neve
Assocatene è nata da poco più di un mese. L'associazione è composta da un terzetto di produttori, le due lecchesi Maggi Catene e Thule e l'impresa di Udine Weissenfels, che insieme coprono l'80% del mercato italiano delle catene da neve.
In tutto le tre aziende hanno 500 dipendenti diretti e un indotto di un migliaio di persone, complessivamente producono fra le 800 mila e l'1,2 milioni di paia di catene all'anno.
Il presidente dell'associazione è Alberto Guidotti, 52 anni e manager director di Thule: «Fino a ieri noi produttori di catene non abbiamo mai sentito l'esigenza di fondare un'associazione di categoria, perché ritenevamo che gli pneumatici da neve - prodotti da aziende arcinote riunite sotto asso gomme (ndr) - non fossero da ritenere una potenziale concorrenza, ma piuttosto un'integrazione della catena da neve in vista di una maggiore sicurezza degli automobilisti».
E invece no, galeotta fu quella normativa (poi stracciata) contenuta all'interno del Decreto Salva Italia che a inizio dicembre voleva imporre agli automobilisti l'uso esclusivo delle gomme da neve, lasciando però l'ultima parola agli enti che gestiscono le strade. «Una norma che fortunatamente, grazie all'intervento di alcuni parlamentari, è stata stracciata, ricostituendo l'ordine precedente», quindi su alcune strade vige l'obbligo di avere a bordo le catene da neve o, in alternativa, di montare pneumatici invernali.
Ma i produttori di catene, dopo essere rimasti scottati una volta, hanno deciso di fare fronte comune e di tutelare i propri interessi per contrastare le altre lobby: «Non solo per tutelare il nostro business - precisa Guidotti - ma anche perché le catene da neve, quando ci sono grandi nevicate, sono l'unico strumento che permette ad auto e soprattutto camion di circolare in sicurezza».
Da qui la decisione di associarsi per essere punto di riferimento rispetto a chi si occupa di neve, ghiaccio e sicurezza stradale: «Ci sono condizioni particolari in cui la catena è fondamentale e il pneumatico invernale non basta, ad esempio in alcuni tratti autostradali, come sulla Cisa, la Firenze Bologna, la Serravalle».
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