Cronaca / Lecco città
Venerdì 12 Febbraio 2021
Lecco. «Edilizia in ripresa
Ora sfruttare le opportunità»
L’analisi di Altomare, responsabile territoriale per la provincia di Lecco della Feneal Uil Alta Lombardia: «Superbonus e Olimpiadi 2026 occasioni da cavalcare»
«Fra gennaio e febbraio di quest’anno abbiamo firmato una decina di richieste di cassa integrazione, solo sei mesi fa ne avevamo firmate 500. Quindi la situazione dell’edilizia in provincia di Lecco è migliorata, con numeri che per quanto riguarda ammortizzatori sociali e ore lavorate riflettono una ripresa. Oggi non mancano imprese edili che cercano muratori, carpentieri e profili professionali di un certo livello. Ma è un momento ancora delicato, c’è ancora bisogno di un prolungamento del divieto di licenziamento unito ad ammortizzatori sociali». Ad affermarlo è Ivan Altomare, responsabile territoriale per la provincia di Lecco della Feneal Uil Alta Lombardia, in occasione della diffusione in questi giorni dei nuovi dati di Cassa Edile su ammortizzatori sociali e ore lavorate nelle imprese edili di Lecco, Sondrio e Como.
Il sindacato ricorda che nel dato medio fra Lecco e Sondrio, con il lockdown in aprile si era verificata un’esplosione delle ore di cassa integrazione (408.766 ore) e una diminuzione, quasi un azzeramento, delle ore lavorate 49.596.
Il dettaglio lecchese (articolo a lato) mostra un andamento analogo con segnali positivi che per essere sviluppati «ora necessitano - afferma sempre lo stesso Altomare - di una buona gestione delle opportunità del superbonus al 100% sulle ristrutturazioni, a dire il vero difficile nell’attuazione, e delle Olimpiadi 2026, per le quali ci aspettiamo che una buona amministrazione rilanci con forza l’edilizia e tutto ciò che vi è collegato».
Un’altra occasione di rilancio è attesa anche dai lavori per la valorizzazione delle aree rurali e delle periferie (Pnnr-Piano nazionale per la ripresa e la resilienza), «ad oggi però solo abbozzati», sottolinea Altomare.
Ora Feneal Uil chiede che ammortizzatori sociali e blocco dei licenziamenti siano prorogati «perché oggi nessuno può credere che a quella data terminino gli effetti della crisi. Tuttavia è necessario che nel meccanismo fra blocco e ammortizzatori anche le imprese abbiano benefici, e proprio l’utilizzo intensivo di cassa integrazione ha permesso loro di contenere i costi e di mantenere in organico tutte le professionalità di cui ora tornano ad avere bisogno».
A ciò si è aggiunto per i lavoratori un beneficio che ha dato sollievo nei mesi più difficili.
Con un accordo nazionale del marzo scorso, le parti sociali nazionali hanno siglato un accordo per il pagamento anticipato a fine aprile in via straordinaria del trattamento economico per ferie (la cosiddetta “cartella” che in tempi normali viene pagata a luglio).
L’hanno avuta anche i lavoratori lecchesi e ciò è stato possibile grazie a un accantonamento in Cassa Edile operato fra ottobre e dicembre 2019.
«Siamo riusciti a pagare tre mesi della cartella di luglio - puntualizza Altomare –, così chi ha avuto ritardi nel riscuotere la cassa integrazione dall’Inps ha in parte attutito il colpo. In definitiva, gli ammortizzatori hanno determinato una tenuta di tutto il sistema dell’edilizia».
«E anche per quanto riguarda il nostro ruolo - conclude Altomare - ricordo che da tempo stiamo facendo un intervento che è prima sociale che strettamente sindacale».
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