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Mercoledì 03 Ottobre 2012
Lecco: edilizia in crisi
In cerca di nuovi strumenti
L'Ance Lecco pensa a nuovi strumenti finanziari che possano aiutare le famiglie ad acquistare una casa. In particolare, si pensa una garanzia dell'impresa che copra il 20% del valore della casa.
A Lecco, gli occupati iscritti alla cassa edile (muratori e figure operaie) oggi sono meno di quattromila, mentre tre anni fa erano seimila. Nel complesso, quindi includendo geometri, tecnici, impiegati amministrativi, progettisti, titolari d'impresa, l'edilizia lecchese oggi occupa settemila persone. Erano quasi 9500 tre anni fa. È pesante anche il ricorso alla cassa integrazione e alla mobilità: ne sono coinvolte novecento persone. I numeri servono a rappresentare - seppure in modo non esaustivo - la crisi di un settore che è sempre stato centrale nell'economia lecchese.
I costruttori lecchesi pensano a strumenti che riaprano i canali del credito verso le famiglie così da fornire loro i capitali necessari ad acquistare la casa. Spiega Mario Sangiorgio, presidente di Ance Lecco: Spiega Sangiorgio: «Come associazione, usciremo con la proposta di un prodotto bancario innovativo, già condiviso con alcuni istituti. Sarà un nuovo mutuo che copre il 100% del valore dell'investimento. In questo mutuo, l'impresa costruttrice si impegnerà a garantire alla banca, attraverso lo strumento di un deposito fruttifero, il 20% del importo mutuato».
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