Cronaca / Lecco città
Sabato 03 Ottobre 2020
Lecco. «È un caos
I vaccini finiranno subito»
Il dottor Dario Angeli non ha dubbi: «Poche dosi, insufficienti anche per i pazienti a rischio» - La critica: «Siamo all’improvvisazione totale, non capisco perché non abbiano rifornito anche le farmacie»
Dario Angeli è medico di medicina generale a Lecco dal 1983, ovvero da 37 anni. È stato anche medico del Calcio Lecco nel 1997 quando i blucelesti vennero promossi sul campo a Monza, nello spareggio contro la Pro Sesto. Ma dei bei tempi andati è rimasto solo il ricordo.
Ora Angeli, come tanti colleghi, sbatte la testa contro un muro al pensiero della campagna di vaccinazione antinfluenzale alla quale ha aderito, ma che pare, per ora, nel caos: «Siamo nel periodo peggiore, visto che siamo all’improvvisazione più totale. Non ho capito perché non abbiano pensato di rifornire anche le farmacie che avrebbero alleviato molto il lavoro nostro e dell’Ats stessa. I vaccini, pochi, li avremo quasi solamente noi. Ma noi abbiamo anche una minima parte di pazienti a rischio che sono sotto i 60 anni, e quelli dai 60 ai 65 non possiamo farli, ma non chiedetemi perché. Noi faremo gli over 65. Ma se metti nel conto il 90enne, il cardiopatico, il diabetico, chi ha una grave insufficienza renale, i miei vaccini li finirò in quattro giorni».
Ovvero? Niente vaccini neanche per le fasce a rischio come garantito dai piani alti? «Di sicuro dovrò fare delle priorità e anche chi ha diritto rimarrà fuori, visti i vaccini che avrò. Non ne avrò per tutti, questo è certo. In verità non ne ho chiesti neanche più del mio target (basato sugli over 65, n.d.r.) ovvero più di 195 anche perché non potrei inocularli. E poi sapete cosa ci vuole per fare questi vaccini?».
Ci dichiariamo ignoranti: «Devo avere un frigorifero con display digitale che mantenga la catena del freddo, ambienti sanificati che non siano però il mio ambulatorio, devo inoculare il vaccino in orari extra ambulatorio per non creare assembramenti… Ipotizzando di metterci 10 minuti a paziente, faccia lei il calcolo di quanto mi ci vorrà, extra orario ambulatoriale, per fare i miei 195 vaccini. Non capisco davvero perché non abbiano provveduto a rifornire, per ora almeno, anche le farmacie». E poi ci sono tutte le altre vaccinazioni: «Le antipneumococciche? Le ho chieste l’anno scorso e non mi sono mai arrivate… Come ora non sono arrivati i vaccini antinfluenzali a nessuno. Probabilmente Regione non ha neanche iniziato la distribuzione ma non sappiamo nemmeno se andremo a ritirare le fiale in farmacia come abbiamo fatto negli ultimi anni, oppure ce li manderanno in studio…».
Nessuno ancora sa nulla, insomma. «Sono preoccupato. Sarà un problema perché i miei 195 vaccini, per il mio target, non basteranno. Ricevo mail dalle 7 del mattino fino a tarda notte. Le farmacie non avranno un vaccino per i privati in libero pagamento… per cui non so come faremo. Scontenteremo tante persone che ne avrebbero bisogno e che non troveranno il vaccino né dal loro medico di base, né in farmacia. Tanti se lo sarebbero comprati a una decina di euro circa. Io più di tanti non ne potrò fare anche perché dovrò farli con gli straordinari fuori dal mio ambulatorio guadagnando circa 6 euro lordi a iniezione, con tutte le spese relative ai locali appositi, alle misure di sicurezza, e via dicendo. Lo faccio per spirito di servizio e per i miei pazienti… Chiedete ad altri medici… Spero di pensarla solamente io così, ma ne dubito».
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