Lecco: droga dal sud America
Sequestri per 16 milioni

In tutto erano state importati quasi 750 chili di cocaina. Sei i lecchesi destinatari di un provvedimento di fermo

LECCO: La droga arrivava a quintali dal Sud America. Il 25 ottobre nel porto di Genova era stato intercettato un carico con 129 chilogrammi di cocaina nascosti all'interno di manufatti in alluminio importati dall'Honduras.
Il 3 novembre  era stato intercettato un altro carico con 275 chili di cocaina, nascosto in un container proveniente dalla Colombia. Ma secondo i carabinieri questa organizzazione era riuscita a "trattare" complessivamente circa 750 chili di droga con un valore di mercato altissimo. E la cocaina sequestrata negli ultimi giorni, venduta all'ingrosso, avrebbe fruttato infatti non meno di 16 milioni di euro.
Le indagini della Dda hanno portato a nove provvedimenti di fermo. Tra questi quelli nei confronti  Viveca Malin Marassi, 37 anni, nata a Losanna e residente a Sirtori e Paolo Rossi, 47 anni, nato a Milano ma domiciliato a Sirtori dalla Malin che per l'accusa «si erano resi disponibili ad utilizzare i propri canali commerciali e imprenditoriali per fare entrare la droga in Italia». E quelli nei confronti di altre due coppie lecchesi: Stefano Corti, lecchese di 38 anni e la sua Rosanna Scalese, nata a Messina 38 anni fa.  Maurizio Muraca, 46 anni residente a Ballabio con Manuela Corti, nata a Lecco nel 1969. 
Il container sequestrato lo scorso 25 ottobre a Genova  conteneva 525 manufatti in alluminio con la conformazione di lampade da strada. Ognuna di loro, però, nascondeva al suo interno un panetto pressato con 240 grammi di stupefacente sottovuoto.
«Dopo aver inscenato una fittizia trattativa commerciale - hanno spiegato i carabinieri - i trafficanti colombiani avevano concordato l'invio in Italia della droga nascosta in un carico di copertura che una volta sdoganato sarebbe stato ricevuto dalla società "Tecnosthahl srl" di Sirtori che aveva un oggetto sociale compatibile con l'operazione. La società avrebbe potuto ricevere il materiale in alluminio senza destare sospetti consentendo all'organizzazione in parola di effettuare con tranquillità la successiva estrazione della cocaina».

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Eco di Bergamo L'operazione