Cronaca / Lecco città
Venerdì 02 Dicembre 2016
Lecco, dopo il maxisequestro
arrestato il capobanda
Albanese, era evaso dal carcere di Porto Azzurro: fermato ieri sera a Verona dalla Guardia di Finanza
A poche settimane dall’ingente sequestro di 325 chilogrammi di hashish e l’arresto di due trafficanti di droga origine albanese, un ulteriore duro colpo alle organizzazioni malavitose operanti in Lombardia è stata assestato dai militari della Guardia di Finanza di Lecco.
Ieri sera i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria sono riusciti a catturare quello che ritengono il capobanda, pure albanese, evaso dal carcere di Porto Azzurro (Livorno) nel 2015 e già autore di una precedente evasione nel 2009.
Il latitante era detenuto nel carcere livornese per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi da fuoco; nel 2008 era stato tratto in arresto in quanto individuato quale “gestore” di una raffineria di cocaina ed eroina scoperta in un appartamento a Pisa.
L’albanese era stato identificato dai finanzieri del Comando Provinciale di Lecco quale vertice di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti in Brianza e nel territorio lecchese.
Nel corso dell’operazione sviluppatasi ieri sera, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, le Fiamme Gialle lecchesi hanno organizzato il blitz sorprendendo il pericoloso trafficante a bordo di un Suv di grossa cilindrata lungo le vie centrali della città veneta. Accompagnato da due donne, anch’esse albanesi, il latitante tentava di sfuggire la cattura esibendo documenti d’identità falsi intestati a un uomo di nazionalità ungherese.
Arrestato, il latitante è stato accompagnato alla casa circondariale di Verona.
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